Disabilità intellettiva: cittadini e non più solo pazienti!

a cura di Giovanni Padovani
È stato questo uno dei temi trattati durante la "Disability Awareness Week" (letteralmente "Settimana della Consapevolezza sulla Disabilità"), evento svoltosi presso il Parlamento Europeo di Bruxelles ad inizio dicembre, con tavole rotonde, forum, corsi di formazione e proiezioni di film, che ha visto la partecipazione di numerosi autorevoli relatori

Era presente a Bruxelles anche Luisella Bosisio Fazzi, presidente del Consiglio Nazionale sulla Disabilità (CND), qui fotografata con Giampiero Griffo in occasione della consegna delle firme per l'iniziativa «1million4disability» (foto di Ines Figueiredo Alves)Le disabilità intellettive e mentali, di apprendimento e derivanti da condizioni neurologiche sono state il tema centrale di uno degli eventi della Disability Awareness Week (letteralmente “Settimana della Consapevolezza sulla disabilità”), tenutasi al Parlamento Europeo di Bruxelles dal 3 al 6 dicembre scorsi.
Questa settimana di eventi tesi alla sensibilizzazione e ad un migliore approccio nei confronti della disabilità è stata organizzata dall’Unità Pari Opportunità e Diversità del Parlamento Europeo in prossimità del 3 dicembre, Giornata Internazionale ed Europea delle Persone con Disabilità, e a conclusione di un intero anno, questo 2007 (Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti), che ha visto proprio la disabilità come tema principale di questa piccola, ma estremamente dinamica Unità del Segretariato Generale del Parlamento Europeo.

Si diceva delle disabilità intellettive. Per la prima volta, appunto, si è cercato di porre in evidenza le problematiche e le sfide connesse a questi problemi, spesso trascurati e considerati “gerarchicamente” inferiori alle disabilità fisiche o sensoriali, capaci invece di darsi un’adeguata rappresentazione da se stesse.
Lo si è fatto attraverso una tavola rotonda, il 5 dicembre, che ha visto rappresentanti delle organizzazioni di persone con disabilità intellettiva, operatori dell’orientamento professionale, psicologi, esperti di neurologia, esponenti delle istituzioni europee, deputati continentali e persone con disabilità intellettiva seduti intorno allo stesso tavolo, a cercare di muovere un primo passo per capire cosa fare per garantire una giusta inclusione sociale e lavorativa a tutte quelle persone non sempre in grado di autorappresentarsi.
Tra i partecipanti, anche Luisella Bosisio Fazzi, presidente del CND (Consiglio Nazionale sulla Disabilità), intervenuta a Bruxelles per le iniziative legate alla Giornata Internazionale ed Europea delle Persone con Disabilità, organizzate dalla Commissione Europea, oltre a Mario Cocchi, psicologo dell’Associazione La Nostra Famiglia e ad Eleonora Martinello, rappresentante dell’Ufficio della Regione Veneto a Bruxelles.
Si è trattato senz’altro di un’esperienza diversa, ricca e importante, al tempo stesso auspicio e invito per iniziare a considerare anche queste persone come cittadini e non come pazienti.

La Disability Awareness Week si era ufficialmente aperta il 4 dicembre, con gli interventi della vicepresidente del Parlamento Europeo Rodi Kratsa-Tsagaropoulou, del segretario generale Harald Romer, della deputata greca Evangelia Tzampazi e dei coordinatori della Direzione Generale del Personale del Segretariato del Parlamento Europeo.
Per l’occasione Rosa Brignone – a capo dell’Unità Pari Opportunità e Diversità – ha illustrato le varie attività che hanno dato vita alla Settimana.

Oltre a questi due eventi principali, la Disability Awareness Week ha dato spazio, il 3 dicembre, anche ad un Forum sul Cambiamento delle percezioni e dell’idea di disabilità, il 5 dicembre a una sessione di formazione sul tema Consigli per una migliore comunicazione, oltre che alla proiezione dei film Talk e The Appointment, centrati sul tema Disabilità e lavoro.

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