Il poeta e pittore Georg Paulmichl e lo scultore Martin Tschöll sono due artisti altoatesini con disabilità intellettiva, assai noti nel mondo di lingua tedesca. In particolare Paulmichl è certamente tra i più affermati artisti dell’Alto Adige, che con i suoi libri di poesie – tradotti nel 2011 anche in italiano – ha vinto vari premi in Austria, Germania e Svizzera e che nel 2007 è stato tra l’altro nominato cittadino onorario dal Comune di Prato allo Stelvio, diventando così l’unico cittadino onorario con disabilità intellettiva in Italia e probabilmente anche in Europa. «I suoi testi – è stato scritto – gettano uno sguardo sulle contraddizioni e sulle debolezze umane e si fanno beffe di certezze e stereotipi».
Il giovane scultore Tschöll, invece, pur essendo ancora agli inizi della propria carriera artistica, è già stato protagonista di una mostra di successo a Bressanone.
Entrambi – rispettivamente con le poesie e i dipinti il primo, con quattro sculture del suo Bestiario, il secondo – sono tra i protagonisti della mostra veneziana Io sono – Ich bin, inaugurata il 23 aprile e aperta fino al 2 maggio nella Sala della Chiesa Luterana (Scuola dell’Angelo Custode) in Campo Santi Apostoli, bella iniziativa di “Outsider Art”, che in questo caso diventa a tutti gli effetti “Arte dell’Inclusione”, voluta dall’ANFFAS di Venezia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e dall’Associazione Integra-mente di Dueville (Vicenza), con la collaborazione della Cooperativa Sociale Squero.
Oltre poi agli artisti sudtirolesi, a Venezia sono presenti, con i propri lavori, i realizzatori del Laboratorio d’Arte Espressiva dell’ANFFAS locale, situato alla Giudecca, struttura nata nel 2002, una delle cui peculiarità è l’osservazione diretta delle opere artistiche veneziane e la loro successiva reinterpretazione in laboratorio, dove tutti i partecipanti vengono coinvolti.
Alcuni partecipanti al Laboratorio, tra l’altro, hanno partecipato anche alla realizzazione della mostra, nel solco di un principio fondamentale per il movimento delle persone con disabilità, vale a dire il noto Nulla su di Noi senza di Noi.
«Questa mostra – spiega la curatrice – vuole essere uno spazio di incontro tra i visitatori e gli artisti che si raccontano attraverso le loro opere, ma anche con il dialogo diretto. In tal modo l’iniziativa può diventare uno strumento utile ad aumentare l’autostima delle persone con disabilità coinvolte e dare spazio alla partecipazione e all’inclusione sociale, mettendo al centro le opere artistiche e non la disabilità. Non a caso il titolo prescelto per la mostra – Io sono – sottolinea come le persone con disabilità intellettiva possano diventare protagonisti della propria vita, anche attraverso l’arte».
Da ricordare, infine, che l’esposizione, dopo le giornate di Venezia, diventerà itinerante, arrivando successivamente a Belluno, a Bolzano Vicentino (Vicenza) e a Rovereto (Trento). (S.B.)
La mostra Io sono – Ich bin è aperta tutti i giorni, fino al 2 maggio (ore 10-13 e ore 15-18), tranne il 26 aprile e 29 aprile (solo il pomeriggio). Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@integra-mente.org.
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