Questa Finanziaria proprio non va!

Desolante, per le persone con disabilità e i loro familiari, appare il quadro della Legge Finanziaria per il 2008, approvata definitivamente in Senato. Fondi scarsi, niente rifinanziamento della Legge 13/89 sull'abbattimento delle barriere nell'edilizia privata, sperequazioni nei finanziamenti destinati ad alcune associazioni. E assai severo è il giudizio di Pietro V. Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), che a questo punto auspica l’arrivo di soluzioni più adeguate almeno dal Decreto collegato alla Finanziaria

Espressione di profonda delusione«La Finanziaria per il 2008, caratterizzata dal positivo intervento sociale sugli incapienti [coloro che non percepiscono reddito, N.d.R.], mette in campo una serie di risorse per le associazioni e per le organizzazioni non lucrative, ma molto poco viene investito per i diritti esigibili delle persone con disabilità».
Lo ha dichiarato il presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) Pietro V. Barbieri, subito dopo l’approvazione definitiva al Senato della Legge Finanziaria per il 2008.

«Il primo intervento significativo – continua Barbieri – di 300 milioni di euro, è stato stabilito per il Fondo per i Non Autosufficienti, una cifra certo non soddisfacente, considerati i 500 milioni richiesti dal ministro Ferrero e il miliardo individuato come soglia minima dal Forum Permanente del Terzo Settore e dal movimento italiano delle persone con disabilità, oltre che avvalorata da alcuni studi accademici. Di contro viene finanziato il cinque per mille con 380 milioni di euro. Il dubbio che pervade il nostro mondo è che il mancato e auspicabile aumento del Fondo sulla Non Autosufficienza sia stato subordinato per alimentare – come in una sorta di sistema dei vasi comunicanti – organismi che del Fondo non hanno le medesime peculiarità. Il Fondo per le Politiche Sociali, invece, mantiene il livello di finanziamento degli anni precedenti, ma una parte alimenta direttamente la Fondazione per la Responsabilità Sociale d’Impresa».

Un altro punto critico individuato da Barbieri riguarda il mancato rifinanziamento della Legge 13/89. «Si tratta – sottolinea il presidente della FISH – di quella norma che consente alle persone di eliminare le barriere architettoniche che impediscono loro di uscire liberamente dalla propria abitazione. Ebbene, essa non è stata rifinanziata, nonostante due inutili ordini del giorno, rispettivamente alla Camera e al Senato. Risulta invece costituito un fondo che si è avuto l’ardire di chiamare “Fondo per la Mobilità dei Disabili”, con una dotazione di 11 milioni di euro complessivi negli anni 2008, 2009 e 2010, per l’accessibilità dei treni a disposizione delle associazioni di volontariato. Per quanto a nostra conoscenza, ciò non è affatto riferito all’accessibilità del parco ferroviario e ad allargare il numero delle stazioni coperte da servizi di imbarco e sbarco, bensì a favorire la circolazione di treni speciali rivolti unicamente al pellegrinaggio verso i santuari religiosi».

E ancora, già nei giorni scorsi Barbieri aveva denunciato su queste colonne quanto stava per accadere in ambito di Servizio Civile Nazionale. E infatti, l’articolo introdotto al Senato per riservare una quota dei progetti dello stesso Servizio Civile ad attività dirette a persone con grave disabilità è stato soppresso, nonostante fosse un vincolo all’attività e non alla tipologia di ente. «Evidentemente la priorità da esso identificata non è tra le urgenze del Governo e della maggioranza parlamentare dell’Unione».

Infine, del tutto inaccettabile appare al presidente della FISH il finanziamento attuato con il Decreto su quello che nei mesi scorsi è stato definito il “tesoretto”, pari a 3 milioni di euro destinati alle cosiddette associazioni “storiche” e finalizzati al solo “contributo straordinario”.
«La nostra richiesta dapprima di sopprimere tale finanziamento e poi di erogarne uno di pari misura alle altre associazioni è caduta nel vuoto, in barba ai tanti proclami della necessità di ristabilire eguaglianza nel mondo dell’associazionismo delle persone con disabilità e dei loro familiari».

«A questo punto l’auspicio – conclude Barbieri – è che con il successivo Decreto collegato alla Finanziaria e previsto per fine anno, qualcuno di questi temi possa trovare soluzioni ben diverse e più adeguate. Resta il fatto che il nuovo anno non comincerà bene per le persone con disabilità, pensando anche che nemmeno il Disegno di Legge di ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità è stato esaminato dal Consiglio dei Ministri».
(G.G. e S.B.)

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