Un punto di vista che può cambiare cose e persone

È quello dei cinque fotografi protagonisti della mostra "Scatti bloccati. Limitazione motoria e quotidianità visti attraverso l'occhio fotografico", organizzata per il 25 e 26 gennaio a Milano dalla locale Sezione della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), soprattutto allo scopo di portare all'attenzione generale la quotidianità delle persone con gravi limitazioni motorie

Antonio Bruschini, Paola Cominetta, Massimiliano Bonatti, Martina Jaider e Stefano Zarpellon: cinque fotografi che con diversa sensibilità e differenti modalità espressive hanno tradotto in immagini il tema della mostra Scatti bloccati. Limitazione motoria e quotidianità visti attraverso l’occhio fotografico, che si terrà venerdì 25 e sabato 26 gennaio a Milano, presso lo Spazio Esposizioni Pecchio 10 (presso AutoRigoldi, Via Pecchio, 10), con l’inaugurazione prevista alle 19.30 del venerdì.

La locandina della mostra promossa dalla UILDM di MilanoL’evento è organizzato dalla UILDM di Milano (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e intende soprattutto portare all’attenzione generale la quotidianità delle persone con gravi limitazioni motorie causate da patologie come quelle neuromuscolari.
«Foto, immagini, scatti, icone e significanti – leggiamo nella presentazione della mostra – e ancora a perdifiato in prospettive e soggettive, campi lunghi e macro, sino ai dettagli per tornare alle panoramiche. Tutto quanto l’occhio può cogliere per restituire l’essenza di una condizione è al centro della ricerca dei cinque fotografi che hanno prestato il proprio obiettivo al progetto di Scatti bloccati. Una ricerca, un percorso, con un allestimento nato per sognare, pensare e riflettere. Tutti. Perchè le nostre città sono labirinti in cui eroi silenziosi, gesti d’altruismo e storie esemplari mostrano la propria forza ogni giorno, anche in quelli più difficili. Infatti, quando guardare non equivale più a vedere e osservare significa buttare un occhio, allora l’essenza delle cose non solo sfugge, ma cessa irrimediabilmente d’esistere. Una scala, una porta, un muro, una strada: non possono essere queste metafore dei problemi che ciascuno di noi deve affrontare quotidianamente? Questo è dunque uno dei retroscena di Scatti bloccati: il tentativo di restituire il senso “altro” delle cose, di rintracciarne il significato più nascosto senza svelarlo». (S.B.)

Per ulteriori informazioni:
UILDM Milano, Settore Comunicazione
tel. 02 84800276, comunicazione@uildmmilano.it.
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