Come ben sanno i lettori del nostro sito, grande è stata l’attenzione in questi ultimi anni, da parte di numerosi operatori della riabilitazione e della scuola, nonché, ovviamente, delle persone con disabilità e delle loro famiglie, per lo sviluppo dell’elettronica e dell’informatica, per la potenza e la versatilità delle strumentazioni disponibili, che consentono di attuare sofisticate soluzioni nel campo della comunicazione, dell’autonomia e dell’integrazione.
Un fascino indiscutibile, quello del binomio tra disabilità e tecnologia, che però si è presto scontrato con una difficoltà altrettanto indiscutibile, quella cioè di orientarsi tra i nomi “strani” che si riferiscono alle varie soluzioni tecniche o metodologiche (comunicazione aumentativa, TEACCH, Bobath ecc.), a quel determinato hardware o software (tastiera Winmini, Goldtouch keyboard, Intellikeys, Trackball, mouse a pedali ecc.). Che cosa scegliere? Come funziona? A che serve?
Tentare di rispondere a queste domande, per migliorare la formazione degli operatori dela riabilitazione e dell’educazione all’utilizzo degli ausili per l’autonomia, nel delicato settore delle disabilità, anche gravi, è l’obiettivo principale del Seminario introduttivo sugli ausili tecnologici e informatici, organizzato dalla FISH Calabria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), per sabato 2 febbraio a Lamezia Terme (Catanzaro), presso la Comunità Progetto Sud (Sala Sintonia, Via A. Reillo, 5, ore 8-19) e in collaborazione con il Centro di Riabilitazione di quest’ultima.
«La potenza e la versatilità delle strumentazioni disponibili – dichiarano i promotori dell’iniziativa – ha giustamente aumentato la prospettiva di miglioramento della vita quotidiana, ma contestualmente l’ausilio tecnologico è spesso considerato una risposta rapida ed esaustiva al problema, una sorta di “bacchetta magica”. Molte persone, ad esempio, credono che l’acquisto di un personal computer sia “la soluzione” alle difficoltà della persona con disabilità. Molti altri, però, dopo una scottante delusione hanno abbandonato questa strada. Ed è proprio l’esperienza di questi ultimi che evidenzia come gli ausili tecnologici e informatici andrebbero scelti con cura all’interno di un percorso che prenda in considerazione tutti gli aspetti della persona, dalla disabilità alle abitudini quotidiane, per ottimizzarne l’uso».
Il corso – che si rivolge soprattutto a fisioterapisti, logopedisti, terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva e terapisti occupazionali – sarà condotto da Nunzia Coppedé, presidente della FISH Calabria, affiancata, in qualità di docenti, dal logopedista e pedagogista Francesco Bianco, dal foniatra Andrea Di Somma, dal docente scolastico Flavio Frontone, dal fisioterapista Marco Gagliotta e dall’ingegnere informatico Simone Soria. (S.B.)
FISH Calabria, tel. 338 7844803, fishc@fishcalabria.org.
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