Giungerà alla sua terza edizione, domenica 30 marzo, il Concerto di Roma in favore dei bambini con sindrome di Down, importante serata di gala a finalità benefica, promossa dal Comune capitolino, in occasione della Terza Giornata Mondiale sulla sindrome di Down, con il patrocinio della Regione Lazio e dell’EDSA (European Down Syndrome Association).
L’evento – curato da Sabine Frantellizzi, presidente dell’Associazione Culturale Pegaso, in collaborazione con l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), cui verrà devoluto l’intero ricavato – vedrà dunque ancora una volta il mondo del canto e della danza impegnati insieme, sul palcoscenico della Sala Petrassi del Parco della Musica di Roma (domenica 30 marzo, ore 21), per richiamare gli appassionati e chiedere loro di compiere un gesto di solidarietà.
Nel dettaglio, saranno cinque, quest’anno, i grandi cantanti lirici ad esibirsi senza alcuna forma di cachet, per una vera e propria festa delle voci e della musica: il soprano Francesca Patanè, il mezzosoprano Elisabetta Fiorillo, il tenore Fausto Tenzi, il baritono Marco Chingari e il basso Carlo Di Cristoforo, con Cristina Presmanes al pianoforte, per offrire una ricca antologia delle più belle arie e dei più famosi duetti tratti da alcuni capolavori di Puccini, Verdi, Bellini, Rossini e Mascagni. A loro si affiancheranno il Coro di Voci Bianche Arcobaleno dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretto da Carmela Ansalone e l’arpista Augusta Giraldi.
Per quanto poi riguarda la danza, saranno presenti i solisti dell’Aterballetto Vincenzo Capezzuto e Anne Laure Seillain, che balleranno un passo a due dal balletto InCanto del coreografo Mauro Bigonzetti, su musiche di Händel.
Un appuntamento, dunque, da non perdere, anche alla luce degli importanti obiettivi della serata, riguardanti sia la comunicazione che la raccolta fondi, vale a dire la diffusione della conoscenza della sindrome di Down, l’integrazione dei bambini che ne sono affetti e una maggiore visibilità alle loro potenzialità.
«I bambini con sindrome di Down – come ricordano infatti i responsabili dell’AIPD – possono diventare ragazzi e adulti largamente autonomi che, con le loro diverse e specifiche abilità, vivono, lavorano e costruiscono relazioni affettive all’interno e non ai margini della società. I fondi raccolti attraverso la serata del 30 marzo verranno destinati in tal senso a progetti educativi e a programmi di informazione e consulenza». (S.B.)
Per ulteriori informazioni:
AIPD (Associazione Italiana Persone Down)
tel. 06 3723909, aipd@aipd.it.
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