Nella strategia della Commissione Europea, il turismo rappresenta certamente una delle voci più importanti sulla quale si svilupperanno gli investimenti del prossimo settennato, dal 2014 al 2020 e il turismo accessibile fa parte di tale strategia fin dall’inizio.
Sarà quindi certamente un momento significativo quello che coinciderà con l’audizione pubblica della Commissione TRAN (Trasporti e Turismo), in programma il 5 settembre prossimo al Parlamento Europeo di Bruxelles, per affrontare il tema Stagionalità ed accessibilità. Idee per sviluppare l’offerta turistica delle destinazioni europee e per aumentare l’accessibilità dei servizi turistici.
La Commissione Europea, infatti, prevede che il turismo accessibile potrà essere motore di sviluppo e di incremento dei fatturati dei singoli Stati, stimando in tal senso di poter arrivare a una crescita potenziale pari al 15%.
Tra i protagonisti del dibattito, vi saranno autorevoli esponenti delle Istituzioni continentali, a cominciare da Brian Simpson, presidente della Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo e da Carlo Fidanza, vicepresidente della task force della Commissione Europea per questo settore. E tra gli esperti invitati ad affrontare questi temi, vi saranno anche Cristina Nunez di NECSTouR (Network of European Regions for a Sustainable and Competitive Tourism) e Roberto Vitali, fondatore e presidente di Village for all (V4A), il marchio di qualità internazionale dell’ospitalità accessibile.
«Sono felice – dichiara Vitali – perché la partecipazione a un evento così rilevante a livello europeo rappresenta un’attestazione evidente di stima e credibilità per il lavoro svolto da V4A sin dal 2008. Sia dal punto di vista della costante ricerca della qualità del turismo per tutti, sia nella promozione di una cultura dell’autonomia e dell’indipendenza, infatti, soltanto un’adeguata informazione può garantire “a ciascuno la sua vacanza”, come recita il nostro motto».
«L’evento del 5 settembre – conclude Vitali – rappresenta un segnale tangibile di interesse da parte delle Istituzioni Europee a cui spero faccia seguito un impegno anche da parte del nostro Ministero del Turismo, al quale ricordo che il turismo accessibile non rappresenta soltanto una doverosa tutela dei diritti di cittadinanza, ma anche la possibilità di aprire un settore di mercato stimato nel 15% del valore del PIL turistico di ogni Paese dell’Unione Europea, compresa quindi l’Italia». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@V4A.it.
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