«La Pubblica Amministrazione avrà l’obbligo di assumere la quota di riserva di persone svantaggiate, tra cui le persone con disabilità, anche in soprannumero rispetto alle dotazioni organiche. Il Decreto legge in materia di razionalizzazione nelle Pubbliche Amministrazioni, in vigore dal 1° settembre, contiene infatti una deroga al divieto di nuove assunzioni per le Amministrazioni con personale in eccedenza o in soprannumero. Il Governo, su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enrico Giovannini, ha introdotto una norma (articolo 7, commi 6 e 7) per bilanciare l’interesse generale alla riduzione dei costi della Pubblica Amministrazione con la tutela del diritto fondamentale al lavoro per le categorie più deboli».
Lo si legge in una nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che sancisce quindi un risultato da più parti atteso e per il quale molte organizzazioni di persone con disabilità si sono battute in questi mesi, come abbiamo di volta in volta riferito. Un risultato, del resto, già preannunciato alla metà di luglio dall’approvazione al Senato, da parte della Commissione Finanze e Tesoro e della Commissione Lavoro e Previdenza Sociale in seduta congiunta, di un Ordine del Giorno presentato dalla senatrice Nicoletta Favero (prima firmataria), che aveva impegnato l’Esecutivo a superare quel contestato Parere, espresso il 22 maggio scorso dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio (n. 23580), che aveva di fatto bloccato, nella Pubblica Amministrazione, le assunzioni del personale nei confronti del quale la Legge 68/99 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili) prevede particolari tutele.
Il viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Cecilia Guerra ha espresso «soddisfazione per l’approvazione di questa disposizione», che, ha dichiarato, «costituisce un’ulteriore conferma dell’impegno a porre particolare attenzione all’inserimento lavorativo dei disabili assunto con il Programma d’Azione biennale sulla disabilità».
E grande soddisfazione viene espressa anche dal Comitato Genitori Giovani Disabili Psichici, una delle principali organizzazioni da sempre impegnate su questo fronte, anche collaborando attivamente ad organizzare una manifestazione di protesta il 3 luglio scorso a Roma.
«Si tratta – leggiamo infatti in una nota del Comitato – della scelta più giusta, di fronte a un provvedimento che metteva in serio pericolo il diritto al lavoro delle persone disabili». (S.B.)
Ringraziamo per la segnalazione il Comitato Genitori Giovani Disabili Psichici (ebqdom@tin.it).
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