Una nuova politica del fare: è questo che auspica l’Auser – la principale associazione italiana impegnata in ambito di terza età – con la venuta del nuovo Governo, nella speranza che esso porti una «rigenerazione della politica come alta funzione di regolazione sociale», nel senso della ricomposizione «di una relazione efficace tra esercizio dei poteri pubblici e domande fondamentali delle persone».
Michele Mangano, presidente nazionale dell’associazione, auspica in sostanza «una politica in grado di affrontare i grandi temi di una società nella quale più che le opportunità, si sono accentuate le esclusioni, la precarizzazione, le diseguaglianze» e spiega che «una tale scelta presuppone una drastica riduzione delle logiche di potere e dell’occupazione della cosa pubblica fine a se stessa, per ridurre il divario, sempre più ampio, tra politica e società, tra politici e cittadini. Rigenerare la politica non riguarda però solo i partiti e gli addetti ai lavori; la sua prima condizione è l’affermazione di una concezione della cittadinanza come esercizio e rivendicazione di diritti, ma anche come esercizio individuale della responsabilità».
L’Auser chiede ai politici la rinuncia ai privilegi e l’adozione di un atteggiamento più umile e disposto al dialogo e all’azione costruttiva.
Chiede anche, a tutti, di difendere l’autonomia della politica perché l’autonomia «costituisce l’essenza della laicità».
Secondo l’associazione, una politica innovativa di welfare «deve riguardare l’apertura dei servizi pubblici alla partecipazione dei cittadini, la valorizzazione delle loro responsabilità e delle loro competenze, l’integrazione tra la funzione pubblica e le esperienze del privato sociale organizzato».
L’Auser sottolinea inoltre l’importanza dell’indipendenza della magistratura e della tutela del diritto alla sicurezza privata e pubblica. Chiede che vengano rafforzate le sedi del dibattito politico, perché diventino luoghi di cambiamento sociale; che venga favorita la partecipazione sociale, per dare risposte positive a chi ha voglia di essere protagonista attivo nella comunità e nei luoghi di lavoro; che venga legittimata la rappresentanza basata su pratiche partecipative.
La lettera aperta ai candidati premier si conclude con alcune richieste concrete, relative alla politica di welfare per le persone anziane. In particolare, si chiedono l’approvazione della legge sulla non autosufficienza e della legge quadro nazionale sull’apprendimento permanente degli adulti, alcune modifiche alla legge nazionale sul volontariato 266/91 e la stabilizzazione del cinque per mille. (B.P.)
Ufficio Stampa Auser (Giusy Colmo)
tel. 06 84407725, ufficiostampa@auser.it.
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Il Disegno di Legge Zan e la disabilità: opinioni a confronto Riceviamo un testo dal sito «Progetto Autismo», a firma di Monica Boccardi e Paolo Cilia, che si riferisce, con toni critici, a un contributo da noi pubblicato, contenente due opinioni…
- Per un nostro dibattito scientifico «Urge la nostra fondamentale presenza in qualità di studiosi - scrive Claudio Roberti - perché dobbiamo poter dire: “Niente su di Noi senza di Noi", anche in tale ambito». E…