Niente tagli all’accompagnamento, ma restano gravi problemi

Pur esprimendo soddisfazione per la scomparsa dei tagli all’indennità di accompagnamento, nel testo della Legge di Stabilità per il 2014, in via di deposito al Senato, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) intende continuare con forza la propria azione di pressione, per ottenere misure strutturali e politiche a favore della non autosufficienza, aspetti molto deboli nel testo ora all’esame delle Camere
Manifestazione di protesta di persone con disabilità
Una manifestazione di protesta delle persone con disabilità, organizzata dalla FISH a Roma

Dal testo della Legge di Stabilità per il 2014, in via di deposito al Senato, sono dunque scomparsi i limiti reddituali per la concessione dell’indennità di accompagnamento e la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che per prima aveva stigmatizzato l’ipotesi apparsa nelle prime bozze del provvedimento, come avevamo riferito anche sulle nostre pagine, esprime ora soddisfazione, ritenendo che «si sia compresa l’irrazionalità e l’ingiustizia di quella misura».
«Come denunciato in un nostro comunicato della scorsa settimana – si legge infatti in una nota della Federazione -, agli ultrasessantacinquenni titolari di reddito superiore ai 40.000 euro non sarebbe più stata erogata l’indennità di accompagnamento. Come noto, però, quella provvidenza ha una natura indennitaria ed è l’unico livello essenziale certo riconosciuto alle persone con disabilità. Non si sarebbe quindi considerato che la disabilità è la prima causa di impoverimento e che una persona anziana, con grave disabilità, spende gran parte delle sue risorse, spesso intaccando il proprio patrimonio, per garantirsi un’assistenza che lo Stato non offre».

«Il nostro – commenta Pietro Barbieri, presidente della FISH – non è però un sospiro di sollievo. Quel segnale, infatti, comunque espresso, non lo dimentichiamo e il fatto che quella brutale ipotesi sia stata espunta dalla Legge di Stabilità libera risorse politiche per aumentare ancora la nostra pressione nella direzione di strutturali misure e politiche a favore della non autosufficienza, aspetti molto deboli nel testo ora all’esame delle Camere».
In tal senso, rimane ancora molto decisa la contrarietà per il risicato finanziamento al Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza, per il quale sono previsti 250 milioni, cifra inferiore a quella, già largamente insufficiente, approvata lo scorso anno. Senza dimenticare il finanziamento minimo previsto per il Fondo delle Politiche Sociali (300 milioni).
«Con l’approvazione del Programma d’Azione biennale sulla disabilità – sottolinea ancora Barbieri -, avevamo sperato che il Governo volesse organicamente affrontare il tema dell’esclusione delle persone con disabilità. Gli interventi necessari non sono certo tutti a costo zero e questo è dunque il momento di trasformare quella volontà in azioni concrete».

Da parte della FISH, infine, si continua ad analizzare approfonditamente l’intero testo del Disegno di Legge di Stabilità, con attenzione anche alle nuove imposizioni tributarie locali, alle ipotesi di diminuzione delle detrazioni per le spese sanitarie e agli eventuali tagli alla sanità. «Un impegno – conclude la nota della Federazione – che proseguirà sino all’approvazione finale della norma». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.

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