«Non vogliamo dettare condizioni, ma siamo stufi di vivere in un Paese incivile con un Governo che non prevede programmi per la disabilità»: lo si legge in un comunicato del Comitato 16 Novembre (Associazione Malati SLA e Malattie Altamente Invalidanti), già protagonista più volte di clamorose ed estreme forme di protesta e i cui componenti sono ora pronti a tornare in presidio permanente martedì 22 ottobre, davanti al Ministero dell’Economia di Roma, preannunciando che «se non vi sarà un incontro concreto, con impegni precisi, scritti, con date e certezze, faremo lo sciopero della fame e della sete e alla fine ci staccheremo il respiratore non caricando le batterie».
A una lettera inviata al Governo alla metà di settembre, scrivono gli esponenti del Comitato, «nessuno ha risposto nel merito delle nostre richieste e il solo sottosegretario alla Salute Paolo Fadda ha convocato un tavolo tecnico, ma in ritardo e con un ordine del giorno che esula dalle nostre priorità. Uno dei temi proposti, infatti, era Criteri di omogeneità delle prestazioni delle cooperative che operano nell’assistenza domiciliare, ma discutere di cooperative non è una nostra priorità, in quanto abbiamo sempre detto che siamo noi a dover scegliere i nostri assistenti».
L’azione del Comitato 16 Novembre, infatti, è basata su alcune istanze, ritenute prioritarie per tutte le persone con disabilità («1. Assistenza domiciliare adeguata alla gravità, fino a garantire la presenza, vigile 24 ore su 24, senza differenza fra Regioni; 2. Fondi direttamente ai disabili senza intermediazioni; 3. Libertà di scelta per chi decida per il ricovero in RSA [Residenze Sanitarie Assistenziali, N.d.R.] e simili; 4. Assistenza assolutamente svincolata dall’ISEE [Indicatore della Situazione Economica Equivalente, N.d.R.] familiare; 5. Riconoscimento economico e previdenziale del caregiver familiare anche ai fini di un prepensionamento per lavoro usurante; 6. Aggiornamento e approvazione dei LEA [Livelli Essenziali di Assistenza, N.d.R.]; 7. Aggiornamento e approvazione del Nomenclatore Tariffario assolutamente obsoleto; 8. Riconoscimento invalidità del 100% + indennità di accompagnamento in maniera omogenea in tutte le Regioni») e anche su uno specifico progetto «per un Sistema Assistenziale realizzabile, sperimentato, in linea con la tenuta dei conti, e con la dignità che rivendichiamo per chi, senza colpa alcuna, è costretto a vivere con una grave disabilità». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comitato16novembre@gmail.com.
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