La disabilità che entra in ogni politica dello sviluppo

Verrà ufficialmente lanciato il 30 ottobre il Piano di Azione sulla Disabilità, documento redatto dal settore della Cooperazione Italiana allo Sviluppo del Ministero degli Esteri, dopo una proficua e partecipata collaborazione anche con la rete delle associazioni di persone con disabilità. Si tratta di un testo che sancisce l’ingresso del principio dell’inclusione della disabilità in ogni fase di ideazione delle politiche e delle pratiche di sviluppo
Lapo Pistelli
Il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli

Avevamo dedicato un ampio approfondimento, nell’estate scorsa, al Piano di Azione sulla Disabilità – del quale il nostro giornale aveva anche seguito l’evoluzione nel corso del tempo – redatto dai tecnici del Ministero degli Affari Esteri, in collaborazione con la RIDS – la Rete Italiana Disabilità e Sviluppo, voluta nel 2011 dall’AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau), da DPI Italia (Disabled Peoples’ International), da EducAid e dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) -, oltreché con rappresentanti di Istituzioni, Enti Locali, organizzazioni non governative, imprese, mondo accademico e centri di ricerca.
Si tratta di un importante documento, che dà rilevanza alle Linee Guida per l’introduzione della tematica della disabilità nell’ambito delle politiche e delle attività di Cooperazione Italiana, redatte sulla base della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dal Governo Italiano, com’è noto, nel 2009 (Legge 18/09).
In altre parole, un testo che sancisce l’ingresso del principio dell’inclusione della disabilità in ogni fase di ideazione delle politiche e delle pratiche di sviluppo, contemplando azioni di promozione delle pari opportunità e soffermandosi in particolare sulle strategie generali, sulla progettazione inclusiva, sull’accessibilità e la fruibilità di ambienti, sui beni e i servizi, sugli aiuti umanitari e le situazioni di emergenza, sulla valorizzazione delle esperienze e delle competenze presenti nella società civile e nelle imprese.
Ne avevamo parlato a lungo esattamente con Pier Francesco Zazo, ministro plenipotenziario, capo dell’Unità Tecnica Centrale della Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo e responsabile del Tavolo di Lavoro che ha dato vita all’iniziativa e Mina Lomuscio, referente del medesimo Tavolo di Lavoro.

Il lancio ufficiale del Piano d’Azione è ora in programma mercoledì 30 ottobre a Roma, presso il Ministero degli Affari Esteri, nel corso di una conferenza stampa (ore 12 circa), condotta da Giampaolo Cantini, direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo e dai rappresentanti del RIDS, cui interverrà anche il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli. (S.B.)

Si può scaricare il testo integrale del Piano di Azione sulla Disabilità. Per ulteriori informazioni e approfondimenti sulla tematica trattata, accedere al sito del Piano di Azione sulla Disabilità (Ministero degli Esteri – Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo) e a quello della Cooperazione Italiana allo Sviluppo (settore dedicato alla disabilità).

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