Lavoro e disabilità: no a confusioni normative

È ancora in vigore o no quel Decreto di Riordino delle Province, varato a suo tempo dal Governo Monti, che vietava di assumere personale a tempo indeterminato? E riguarda anche le persone aventi diritto al collocamento obbligatorio? Secondo la Corte dei Conti sembra di sì, ma ciò viene contraddetto, a parere della CGIL, dalla recente Legge sulla razionalizzazione della Pubblica Amministrazione

Particolare di uomo in carrozzina che stringe la ruota della stessa«Secondo un Parere della Corte dei Conti – si legge in una nota della CGIL – il divieto posto a carico delle Province di assumere personale a tempo indeterminato, in relazione al Decreto di Riordino delle Province stesse, varato dall’allora Governo Monti, sarebbe tuttora in vigore e, sempre secondo la Corte, esso comprenderebbe anche le unità di personale aventi diritto al collocamento obbligatorio, ovvero come previsto dalla Legge 68/99 (Norme per il diritto la lavoro dei disabili)».

«Eppure – fa notare Nina Daita, responsabile dell’Ufficio Politiche per la Disabilità della CGIL – il Decreto 101 del 2013 [convertito alla fine di ottobre nella Legge 125/13, N.d.R.] deroga, in riferimento alle categorie protette, ai divieti di nuove assunzioni previsti dalla legislazione vigente. Si tratta quindi di una confusione normativa assolutamente intollerabile, sulla quale il Governo deve fare subito chiarezza».
«Risulta per altro palese – conclude Daita – come la Legge 68 non solo non possa essere sospesa con un tratto di penna, ma debba essere immediatamente applicata. Infatti, la situazione drammatica in cui versano centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori con disabilità non può essere ulteriormente complicata da queste gravi contraddizioni». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: politichedisabilita@cgil.it.

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