È stata inaugurata il 18 novembre e sarà presente fino a venerdì 22, presso la Facoltà di Giusrisprudenza dell’Università Roma Tre (Via Ostiense, 161, ore 9.30-18.00), un’esposizione di dipinti, installazioni, video-opere e testi, dal titolo La crisi/Le crisi, che in questi mesi ha già raccolto tanto successo in altre sedi e che proseguirà ancora il proprio percorso nelle prossime settimane.
Si tratta di una mostra, promossa dai Laboratori d’Arte della Comunità di Sant’Egidio, che presenta opere di persone con disabilità, coinvolgendo altre realtà, gruppi e associazioni presenti sul territorio (Associazione Laziale Motulesi, Cooperativa Sociale COTRAD ONLUS-Abilando; Obiettivo Uomo-Società Cooperativa Sociale ONLUS; Cooperativa Esperanto; Centro di Riabilitazione Vaclav Vojta; Associazione Scuola Viva ONLUS), che hanno lavorato sullo stesso tema durante gli ultimi due anni.
«Attraverso diverse forme espressive – spiega Vittorio Scelzo della Comunità di Sant’Egidio – le persone con disabilità comunicano in maniera efficace il loro pensiero e il loro sguardo sulla realtà. Ne emerge una lettura originale dell’attuale crisi economica, ma anche un’analisi di tante altre situazioni di “crisi” – culturale, sociale, esistenziale – che gli Autori descrivono senza indulgere al pessimismo . Al contrario, il loro modo di guardare la realtà è spesso percorso da una vena giocosa e (auto)ironica. Così è in opere come l’installazione di Daniela Perri (Dopo la crisi. Liquefatta), nella quale l’artista gioca sulle sue crisi (epilettiche) o nella foto di Maurizio Valentini dal titolo No panic, ove si intravede una possibile ed emergenziale via di fuga».
«Senza negare poi le difficoltà che le situazioni di crisi creano o acuiscono anche nel nostro Paese (si veda ad esempio La crisi alimentare di Maria Grazia Galleoni), le persone con disabilità – aggiunge Scelzo – non mancano di guardare anche “più lontano”, pensando ad esempio alle opere dedicate alla crisi che ha percorso negli ultimi anni la sponda sud del Mediterraneo e alle cosiddette “primavere arabe”, di cui parlano Sergio Ruggeri e Marco Ronci nel loro Primavere arabe. Nell’installazione Esodo, infine, lavoro collettivo del Laboratorio d’Arte di Garbatella, la simbologia giudeo-cristiana richiama la necessità di approfondire le radici culturali e spirituali, per rinvenire le risorse necessarie ad uscire rinnovati dalla crisi».
La crisi/Le crisi, lo ricordiamo ancora, è il frutto del lavoro della Comunità di Sant’Egidio che ormai da decenni è impegnata a fianco di persone con disabilità mentale. Nei suoi Laboratori d’Arte, diffusi in numerose città d’Italia e d’Europa, le persone con disabilità studiano, comunicano e creano, cercando e trovando – tramite tecniche e materiali diversi – canali comunicativi non abituali, che consentono loro di giungere, con la creazione di opere pittoriche e installazioni, a una sintesi iconografica del proprio pensiero.
Da segnalare infine che le opere ritenute migliori da una giuria popolare verranno premiate venerdì 22 novembre (ore 11), nel corso di una cerimonia cui parteciperà anche Mario Panizza, rettore dell’Università Roma Tre. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: gliamici@santegidio.org.
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