Il volontariato vuole dignità e giustizia sociale

«Il volontariato - ha dichiarato infatti uno dei relatori dell’evento organizzato a Roma in occasione del 5 Dicembre, Giornata Internazionale del Volontariato - non vuole medaglie, non vuole parole retoriche di riconoscimento, ma vuole dignità e giustizia sociale per i cittadini di questo Paese». «Ed è anche una risorsa irrinunciabile per il Paese - ha aggiunto un altro relatore - che chiede alle Istituzioni maggiore riconoscimento»
Antonio Polito, Enrico Giovannini e Pietro Barbieri
Il giornalista Antonio Polito, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Enrico Giovannini e il portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore Pietro Barbieri (che è anche presidente della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), sul palco del Teatro Ambra Jovinelli di Roma

«Sappiamo che l’Italia sta attraversando un momento faticoso e se il Paese ha retto, molto è dovuto alle reti di prossimità, sussidiarietà, ai territori, ma soprattutto all’impegno del volontariato. Trasformare il nostro welfare è un percorso rivoluzionario che ha bisogno di riforme strutturali. Alcune le abbiamo messe in campo, altre le abbiamo avviate, come il nuovo ISEE. Sono convinto del fatto che sia necessario uno stop al fare economie sul sociale, rispetto ai conti pubblici del Paese»: sono queste le parole con cui il presidente del Consiglio Enrico Letta ha voluto rendere omaggio all’evento promosso al Teatro Ambra Jovinelli di Roma per la ventottesima Giornata Internazionale del Volontariato del 5 dicembre [se ne legga la presentazione nel nostro giornale, N.d.R.].
Ricordando poi il recente dramma della Sardegna, nel suo messaggio di saluto, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha affermato che «il volontariato è questo: è la vicinanza costante, professionale e umana a comunità e persone in gravi difficoltà, per rispondere alle necessità degli altri e migliorare una società che oggi ha più che mai bisogno di solidarietà e coesione sociale».
La Giornata ha ricevuto infine anche il messaggio di saluto della presidente della Camera Laura Boldrini: «Ritengo – sono state le sue parole – che sia di fondamentale importanza sostenere il lavoro dei volontari, promuovendo e diffondendo quella cultura della solidarietà e dell’inclusione che deve costituire uno dei valori-guida della nostra società».

La manifestazione è stata organizzata dal Forum Nazionale del Terzo Settore, dalla Consulta Nazionale del Volontariato presso il Forum stesso, dalla ConVol (Conferenza Permanente Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato), dal CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato) e dal CNV (Centro Nazionale per il Volontariato), con la partecipazione di Fondazione CON IL SUD.
Ai lavori ha partecipato il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Enrico Giovannini il quale ha affermato che «il volontariato è una scelta di persone libere che decidono di fare e di attivarsi non solo per rispondere ai bisogni, ma per una responsabilità personale. Il volontariato non può sopperire alle carenze dello Stato. La stabilità dei fondi per il sociale è urgente perché ogni anno vengono azzerati. Dare stabilità ai fondi per il sociale deve dunque diventare una priorità culturale per il Paese». «Nel programma Garanzia Giovani, che stiamo sviluppando, abbiamo deciso – ha proseguito Giovannini – di includere il Servizio Civile come ulteriore strumento di formazione e inserimento lavorativo per i giovani; abbiamo inoltre intenzione di avviare un tavolo tecnico di confronto sulle riforme legislative del Terzo Settore».
Sollecitato dalle domande dell’editorialista del «Corriere della Sera» Antonio Polito, il Ministro ha aperto anche uno spiraglio sulla ricostituzione dell’Agenzia per il Terzo Settore: «Il dibattito è aperto – ha dichiarato – tra Ministero e Associazioni, ma c’è bisogno di un controllo e di regole chiare per preservare il Terzo Settore».

«Questa occasione – ha sottolineato in rappresentanza della Consulta del Volontariato Arnaldo Chianese, presidente dell’ANTEAS (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) – non deve rappresentare solo un momento celebrativo. Il volontariato sta dando una risposta concreta a una società che cambia, contribuisce a garantire la coesione sociale ed è fattore di crescita del Paese. Lo dimostrano i dati dell’ISTAT, che rilevano un aumento del 43% in dieci anni del numero dei volontari, giovani e anziani».
«Il volontariato – ha aggiunto pure a nome della Consulta del Volontariato Enzo Costa, presidente dell’Auser – non vuole medaglie, non vuole parole retoriche di riconoscimento, vuole dignità e giustizia sociale per i cittadini di questo Paese».

Dal canto suo, Emma Cavallaro, presidente della ConVol, ha affermato che «il volontariato è uno solo, ma ci sono tanti modi per viverlo. È frutto della responsabilità diffusa e dell’impegno verso tutti per il bene comune. Bisogna lasciare spazio e libertà alla persona per mettersi in gioco; tutti possono essere volontari, tutti fanno in qualche modo volontariato di prossimità. Sono sempre di più le persone vulnerabili che sperimentano una crescente distanza dalle Istituzioni e che non credono più alla possibilità di partecipare alla vita delle città; la sfida è quella di capire attraverso quali percorsi restituire fiducia a queste persone nella possibilità di partecipare attivamente alla vita delle città per cambiarla».

Edoardo Patriarca, presidente del Centro Nazionale per il Volontariato, ha ricordato poi che «la Giornata del 5 Dicembre è utile soprattutto per porre il volontariato al centro dell’attenzione dei media e delle istituzioni. Con la sua azione, svolge un ruolo pubblico a tutto tondo. Ma non è sufficientemente riconosciuto, pur producendo una quantità incredibile di beni immateriali e materiali, valori, relazioni e occupazione. Le priorità? Intervenire sul 5 per mille, l’IMU, le detrazioni per i genitori che fanno adozione internazionale, il sostegno alle Cooperative Sociali e l’imposta di registro. In secondo luogo, legislatura permettendo, è necessario proporre disegni di legge utili a revisionare alcune norme, in particolare la Legge sul Volontariato e quella sul Servizio Civile».

«Cogliamo il senso di questa giornata con quel respiro internazionale che essa ha e propone – sono state poi le parole di Stefano Tabò, presidente del CSVnet – annunciando, in anteprima per l’Italia, l’elezione della città di Barcellona quale “Capitale Europea del Volontariato 2014”. La doverosa attenzione al nostro Paese e al momento difficile che sta attraversando, non può prescindere dalla ricchezza che il nostro volontariato esprime. La rete dei Centri di Servizio per il Volontariato è pronta a fare la sua parte, grazie alla stabilità garantita con il rinnovato accordo con le Fondazioni di origine bancaria. Tuttavia, è necessario attivare nuove sinergie tra le Organizzazioni di Volontariato, le Istituzioni e il settore produttivo. Come CSVnet abbiamo deciso di avviare una progettazione nazionale che coordini e valorizzi gli interventi locali, in modo da mettere a sistema le competenze dei vari Centri di Servizio per il Volontariato».

Marchio per la Giornata Internazionale del Volontariato in Italia
Il marchio realizzato quest’anno per le manifestazioni italiane promosse in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato del 5 dicembre

«L’azione volontaria – ha dichiarato infine Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore – è un diritto sancito dalla Costituzione, che dev’essere garantito dalla Repubblica nelle sue molteplici articolazioni. Quello che chiediamo è un volontariato organizzato non sostitutivo, né tanto meno alternativo, all’impegno e alla responsabilità dello Stato. Con queste premesse e nell’ottica e nello spirito della Legge 328/00 [“Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, N.d.R.], il volontariato rivendica dunque il proprio ruolo di partner affidabile nella determinazione e realizzazione delle politiche di welfare, coniugando diritti e sussidiarietà».

L’evento di Roma è stato anche un’occasione per presentare il Bando Volontariato 2013 della Fondazione CON IL SUD: «Con questa terza edizione dell’iniziativa – ha sottolineato in tal senso il presidente della Fondazione stessa Carlo Borgomeo – e in continuità con quanto fatto precedentemente, intendiamo sottolineare l’importanza del ruolo del volontariato e l’impegno di una significativa fetta dell’intelligenza e della società civile meridionale nel percorso di sviluppo del Paese. E lo facciamo non solo attraverso un consistente impegno economico – 10 milioni di euro di risorse private – per potenziarne l’impatto al Sud, ma soprattutto attraverso il senso dell’operazione stessa: quello cioè di presentarsi alle Istituzioni e al Paese come agente di cambiamento e di innovazione sociale».

Da ricordare, in conclusione, che in occasione di questa Giornata 2013, è stato realizzato uno specifico marchio, per conferire anche un’identità visiva all’evento celebrato in Italia. Un elemento unificatore, cioè, che tenga unite tutte le manifestazioni che si svolgeranno in futuro sul territorio del nostro Paese, un segno che unifichi le diverse campagne e immagini promosse dalle varie realtà locali e che diventi patrimonio comune del mondo del volontariato. (C.C. e S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@csvnet.it (Clara Capponi).

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