«Purtroppo questo “caso Europa” non ci ha nemmeno troppo stupito, anche perché come LPH di Caserta (Lega Problemi Handicappati), organizzazione riconosciuta legalmente ad agire contro le discriminazioni, di situazioni del genere ne abbiamo vissute fin troppe!».
Come poter dissentire dalle parole di Vitaliano Ferrajolo, presidente dell’LPH di Caserta, dopo lo sconcertante carteggio che lo ha visto protagonista in queste settimane, insieme ai rappresentanti della Commissione Europea?
«Dopo un primo invito del 18 dicembre – racconta infatti Ferrajolo – il 9 gennaio ci è giunto il seguente messaggio di posta elettronica: “Gentile Direttore/Presidente, facendo seguito alla comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, che invita le S.V. all’evento ‘L’Europa a Salerno, l’Europa in Campania’, in programma per il 20 gennaio 2014 a Salerno, presso la Sala dei Marmi del Comune, con la presente vi segnaliamo che il Centro Europe Direct ASI Caserta sta curando la logistica dell’evento per i partecipanti della provincia di Caserta. La Commissione Europea ha messo a disposizione un autobus per agevolare la vostra partecipazione. Di seguito i dettagli di viaggio: Partenza da Caserta: ore 8.30 – Viale Mattei n. 36, Caserta (presso la sede del Consorzio ASI Caserta). Partenza da Salerno: ore 13.30 – Via Roma n. 76, Salerno (presso la sede dell’evento). Coloro che intendono aderire all’iniziativa, sono invitati a compilare la scheda in allegato. Nel ricordarLe che il coinvolgimento dei rappresentanti della società civile è fondamentale affinché la Commissione possa alimentare sul territorio della Regione Campania questo dibattito, che concorrerà a definire le aspettative della società italiana nei confronti dell’Europa del futuro, La invitiamo pertanto, ancora una volta, a sancire con la Sua presenza l’importanza e la simbolicità di questo evento per il territorio della Regione Campania. Per qualsiasi ulteriore informazione potete contattare…”. Beh, di fronte a una frase come “il coinvolgimento dei rappresentanti della società civile è fondamentale”, la nostra fervida fantasia ci ha ammiccato… E noi che siamo maliziosi ci siamo detti: che gioia! Vuoi vedere che per la prima volta l’Europa si ricorda di noi nel modo giusto, includendoci? E così, prima di aderire, da persone cui ormai l’esperienza ha insegnato di tutto, diffidenti per natura, abbiamo voluto sondare il terreno».
«Grazie per l’invito – è stato dunque il testo del messaggio di risposta -; se l’Europa organizza il viaggio con un pullman accessibile ai disabili, non discriminando i cittadini, allora posso pensare di partecipare, altrimenti l’Europa farà a meno di me. Ovviamente si presume che la Sala dei Marmi del Comune di Salerno sia ugualmente accessibile senza scale e/o con un ascensore adeguato…».
«Ebbene – prosegue Ferrajolo – la meraviglia di un mondo nuovo, inclusivo, si arena subito con una prontissima mail, che sembra voglia scindere le responsabilità, addossandole a un’“impersonale Commissione Europea”. “Per conto della Commissione Europea – mi rispondono infatti -, Le inviamo il seguente messaggio: ‘la Commissione Europea è spiacente per l’inconveniente accaduto e per l’impossibilità di offrire un servizio pullman accessibile ai disabili. Purtroppo la società con cui è stato stipulato un contratto per il trasporto dei cittadini campani a Salerno non dispone di automezzi adatti a soddisfare le Sue esigenze e per motivi amministrativi non è possibile stipulare un nuovo contratto con un’altra società di trasporto. Porgiamo le nostre più sentite scuse e Le inviamo distinti saluti’. Sperando di averLa nostro ospite nelle future iniziative, Le inviamo cordiali saluti. Lo staff”».
«Insomma – è l’amarissima conclusione del Presidente dell’LPH di Caserta -, l’Europa dimostra schizofrenia: raccomanda cioè l’inclusione nella teoria e discrimina nella pratica. Contattati successivamente dalla Commissione Europea di Roma, questi ultimi hanno voluto scurasi per l’inconveniente e per la gaffe, e prendere le distanze dai cosiddetti Europe Direct Territoriali, bracci operativi locali, che hanno organizzato la logistica. Noi, per altro, a parziale discolpa degli organizzatori, siamo pur consapevoli delle difficoltà che il nostro territorio offre, prime tra tutte quella della dotazione di pullman accessibili, che è oggettivamente difficile trovare, e tuttavia con un po’ di impegno in più, si sarebbe ben potuto farlo… La morale? Scordiamoci Salerno e la partecipazione la lasciamo fare agli altri… L’inclusione è difficile, dispendiosa, problematica, ma soprattutto è mentalmente ancora assente. Ce n’è ancora tanta di strada da fare!».
Cos’altro si può aggiungere? Si potrebbe dire, ad esempio, che comportamenti del genere, da parte della Commissione Europea, sono in aperta e palese violazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità – che a suo tempo l’Unione Europea (giustamente) si fece vanto di aver ratificato come organizzazione a sé stante – oltreché dello stesso Trattato di Lisbona, entrato in vigore all’inizio del 2009, che ha modificato il Trattato sull’Unione Europea e quello istitutivo della Comunità Europea. E non esistono dei Regolamenti Europei che vincolano la stipula di contratti anche al rispetto dell’accessibilità? Forse – vien da chiedersi provocatoriamente – il «trasporto dei cittadini campani», di cui si parla nel primo messaggio inviato a Ferrajolo, non viene considerato un “problema europeo”?
Confidiamo in autorevoli e motivate spiegazioni. (S.B.)
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