È in programma per mercoledì 22 gennaio a Roma, presso l’Istituto Comprensivo Marta Russo (sede di Via Alessandrini, ore 17), l’incontro denominato ICF – Convenzione ONU – Diritti umani. Dalla risposta ai bisogni al riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, iniziativa promossa dall’Associazione CSPDM (Centro Studi Pedagogia della Mediazione), ente formativo accreditato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, nell’àmbito del Progetto Lavorare Insieme Migliora (II Annualità). Progettare la Qualità di Vita a Scuola secondo ICF e la Matrice Ecologica: princìpi e pratiche per DF PDP PEI e PDP*.
Vi interverranno Cristina Bochicchio, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Marta Russo di Roma, Vito Bardascino, presidente del CSPDM, Giampiero Griffo, membro dell’Esecutivo Mondiale di DPI (Disabled Peoples’ International) e Riccardo Callori di Vignale, neuropsichiatra infantile dell’Unità Operativa di Tutela della Salute Mentale e della Riabilitazione in Età Evolutiva del Distretto 12 dell’ASL RM C. (S.B.)
*Per DF, PDP, PEI e PDP si intendono rispettivamente la Diagnosi Funzionale, il Profilo Dinamico Funzionale, il Piano Educativo Individualizzato e il Piano Didattico Personalizzato. L’ICF è la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, introdotta nel 2001 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: cspdm.segreteria@cspdm.org.
Il CSPDM (Centro Studi Pedagogia della Mediazione), nato a Eboli (Salerno), ma con sede anche a Brescia, è una ONLUS di professionisti con esperienze e competenze diversificate, complementari e riconosciute in Italia e all’estero, nell’àmbito dei processi educativi, abilitativi, clinici e psicologici.
L’orientamento culturale e l’azione multidimensionale e multidisciplinare posti in essere dall’Associazione sono finalizzati a favorire l’esercizio dei diritti umani e di cittadinanza per tutte le persone con disabilità mentali, intellettive ed evolutive e/o in condizione di disagio personale o di marginalità, in qualunque fase del loro ciclo di vita e in funzione dell’inclusione scolastica, lavorativa e sociale, secondo i principi della Qualità di Vita.
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