Il Giorno di tutte le Memorie, perché non accada mai più

È molto importante che anche il Forum Europeo delle Persone con Disabilità, insieme a tante altre organizzazioni, lanci un appello, in questo Giorno della Memoria, non solo a commemorare le vittime e chi ha difeso l'umanità in tempi bui, ma a tutelare, ora, i Diritti Umani di tutti, indipendentemente dall’etnia, dalla religione, dalle convinzioni personali, dalla disabilità, dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere
Salvador Dalí, "Persistenza della memoria", 1931
Salvador Dalí, “Persistenza della memoria”, 1931

Oggi, 27 gennaio, nel Giorno Internazionale della Memoria dell’Olocausto, l’intera Europa ricorda il genocidio perpetrato dal regime nazista e dai suoi alleati, di milioni di persone ebree e rom, e il massacro di decine di migliaia di persone che non si sono adeguate all’ideologia nazista, comprese le persone con disabilità, i testimoni di Geova, gli omosessuali e gli oppositori politici.
E in questa occasione, anche l’EDF, il Forum Europeo delle Persone con Disabilità è schierato insieme al Forum Europeo dei Rom e Viaggianti (ERTF), al Movimento Antirazzista Europeo di Base (EGAM), al Centro Europeo per i Diritti dei Rom (ERRC), all’Unione Europea degli Studenti Ebrei (EUJS), all’Organizzazione Internazionale di Giovani e Studenti Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender e Queer (IGLYO), a René Cassin e alla Rete Virtuale dei Rom (RVN), nell’esprimere «profonda preoccupazione per l’aumento in Europa dell’antisemitismo e dei movimenti xenofobi, estremisti e razzisti».
«I Governi e la società in generale – si legge infatti in una nota prootta congiuntamente da tali organizzazioni – sembrano inconsapevoli dei pericoli che questo sviluppo potrebbe rappresentare in futuro, e sono dimentichi del fatto che l’Olocausto fu l’esito logico e tragico di decenni di un latente e tollerato antisemitismo, antiziganismo, razzismo e odio nei confronti dell’Altro. L’Olocausto accadde a causa di una lunga accettazione di radici così crescenti di odio, e perché troppe persone rinunciarono al proprio senso di responsabilità».
L’invito è quindi rivolto principalmente ai Governi nazionali e alle organizzazioni intergovernative, all’organizzazione della società civile e a tutte le singole persone, per «agire mentre c’è ancora tempo e spazio per farlo».

«Questo Giorno della Memoria – conclude il comunicato – non deve solo commemorare i morti e celebrare chi ha difeso l’umanità in quei tempi bui; dovrebbe servire da appello più urgente rivolto a tutti gli Stati a proteggere i Diritti Umani delle minoranze, e a garantire la sicurezza di tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro etnia, religione o convinzioni personali, dalla disabilità, dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Politiche forti di educazione dei cittadini all’unità, all’uguaglianza e alla dignità di tutti gli esseri umani devono essere adottate immediatamente, e le leggi devono essere applicate con vigore e fatte rispettare per arginare la marea di ideologie razziste». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: robert.rustem@ertf.org.

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