È giunto alla seconda edizione il libro sordo o Sordo?, dato allo stampe per i tipi di Franco Angeli, ultimo di una serie di testi scritti da Giuseppe Gitti, fondatore e direttore del CRO di Firenze (Centro di Rieducazione Ortofonica) e della rivista specializzata in fisiopatologia della comunicazione «I CARE».
Si tratta di un’opera – articolata su undici capitoli e ricca di citazioni bibliografiche – che è centrata sull’annoso problema riguardante l’educazione delle persone sorde, circa l’opportunità/necessità per i sordi “nati-sordi-profondi” di comunicare con l’oralismo o con il linguaggio mimico-gestuale, oggi riqualificato come LIS (Lingua Italiana dei Segni).
«È un libro – aveva scritto a suo tempo Salvatore Nocera, vicepresidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), in un’ampia recensione, curata per il nostro giornale – che senza gli accenti polemici presenti in precedenti pubblicazioni dell’Autore, si raccomanda per la serietà delle argomentazioni adottate e per la molteplicità delle citazioni bibliografiche favorevoli e contrarie alle tesi sostenute. Può pertanto risultare assai utile alle famiglie che vogliano educare i propri figli sordi – specie se nati da genitori udenti, che sono per altro la quasi totalità – a un’effettiva inclusione sociale. Ma può risultare assai utile anche agli operatori dei servizi, e soprattutto agli insegnanti, per fugare in loro i pregiudizi inveterati circa l’impossibilità dei sordi profondi ad imparare a leggere, scrivere e parlare la lingua di tutti». (S.B.)
Giuseppe Gitti, sordo o Sordo?, Milano, Franco Angeli, 2013, con prefazione di Oskar Schindler, seconda edizione, 160 pagine, 20 euro.
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