Territorio: conoscere per cambiarlo

Si chiama così il progetto della Direzione Nazionale UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), che ha coinvolto alcune Sezioni meridionali dell’Associazione e la cui terza azione - dopo quelle dedicate al trasporto e alla pratica sportiva di persone con disabilità motoria - è centrata sulla sensibilizzazione di giovani delle scuole superiori. Il 6 febbraio a Salerno ne è in programma l’evento conclusivo
Cira Solimene
Cira Solimene, direttore operativo della UILDM, coordinerà l’incontro del 6 febbraio a Salerno, nell’àmbito del Progetto “Territorio: conoscere per cambiarlo”

Sta entrando nel vivo la fase conclusiva della terza azione inserita nel Progetto Territorio: conoscere per cambiarlo, con cui la Direzione Nazionale della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) aveva partecipato nel 2011 al Bando Sostegno a Programmi e Reti di Volontariato, promosso da Fondazione con il Sud, risultando tra i vincitori.
Il programma, avviato alla fine del 2012 e della durata complessiva di diciotto mesi, sta coinvolgendo molto attivamente le Sezioni UILDM di Cittanova (Reggio Calabria), Mazara del Vallo (Trapani) e Napoli. Il lavoro e le iniziative realizzate nell’àmbito dell’intero progetto culmineranno poi in un evento in programma per il 9 maggio, che porterà ad Arzano (Napoli) tutti i ragazzi che vi hanno partecipato, insieme a una rappresentanza del corpo insegnanti.

Dopo la prima azione, dunque, incentrata sul trasporto per persone con disabilità motoria, e la seconda, dedicata al potenziamento e alla promozione della pratica sportiva da parte di queste ultime, è ora in fase di completamento l’azione conclusiva, volta alla sensibilizzazione di giovani delle scuole superiori sui temi della diversità e della disabilità.
Il percorso formativo è stato condotto esattamente in tre istituti, uno di Arzano, uno di Cittanova e uno di Mazara del Vallo, utilizzando come strumento di partenza la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Spiegano a una sola voce i sei formatori – due per ogni sede di realizzazione – uno dei quali è Rita Barbuto, direttore di DPI Italia (Disabled Peoples’ International), che «l’attività è stata finalizzata alla migliore conoscenza del territorio in cui si vive e all’aumento della consapevolezza dell’essere cittadini e promotori della difesa di tutti i diritti, a partire dai diritti umani, e alla promozione di atteggiamenti e comportamenti ispirati alla non discriminazione, alle pari opportunità, all’inclusione, all’equità, alla legalità».
Un percorso ormai al termine che, dopo una parte teorica uguale per tutti e tre gli istituti, si è differenziato per macroaree di interesse in tre laboratori, dedicati rispettivamente all’accessibilità (Mazara del Vallo), all’educazione (Cittanova) e allo svago e sport (Arzano).

Giovedì 6 febbraio, quindi, presso il Centro Servizi per il Volontariato di Salerno, si svolgerà il momento conclusivo di questa lunga e impegnativa azione, che ha visto coinvolti molti attori e che è senza dubbio stata caratterizzata da grande dinamismo e dalla modalità esperienziale.
Coordinati dal direttore operativo della UILDM Cira Solimene, i referenti presenteranno i risultati emersi nelle varie sedi di attuazione e si confronteranno ampiamente e approfonditamente sugli stessi, gettando solide basi organizzative anche per il citato evento conclusivo del 9 maggio prossimo. (Crizia Narduzzo)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: uildmcomunicazione@uildm.it.

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