Da oggi, 20 febbraio, e sino al 28 febbraio, in coincidenza cioè con la Giornata Internazionale delle Malattie Rare – della quale avremo certamente occasione di occuparci ancora nei prossimi giorni – l’Associazione Italiana Sindrome X Fragile è presente sulle tre reti RAI con una propria campagna promozionale, consistente in un breve spot da essa stessa realizzato, la cui ideazione grafica e animazione è stata affidata allo Studio Sensitive Mind di Pietro Grandi. Di sottofondo vi è il brano musicale intitolato Le stelle dimenticate, composto ed eseguito dal pianista e compositore Stefano Gueresi, appositamente ridotto e registrato per l’occasione, con l’intervento del violinista Carlo Cantini e del violoncellista Massimo Repellini.
L’Associazione Italiana Sindrome X Fragile ha celebrato lo scorso anno i suoi vent’anni di impegno a diffondere la conoscenza su quella sindrome – dell’X Fragile, appunto – che provoca una tra le più comuni forme di disabilità intellettiva di tipo ereditario, ancora oggi largamente sottodiagnosticata, oltreché a raccogliere fondi da dedicare alla ricerca genetica.
«La ricerca – spiega Gabriella Manca, consigliere nazionale dell’Associazione, nella quale ricopre il ruolo di referente per le Sezioni Territoriali – è oggi centrata sullo studio del gene FMR1, responsabile della sindrome del cromosoma X fragile che, in modo variabile, si accompagna a difficoltà di linguaggio e disturbi dell’apprendimento. Per le persone che ne sono colpite sono oggi a disposizione vari programmi e terapie abilitative, volti a migliorarne le capacità cognitive e di attenzione, puntando sulle loro potenzialità e sullo sviluppo dell’autonomia personale. Ciò facilita l’inserimento sociale e può garantire la qualità di vita anche nel “dopo di noi”».
«E tuttavia – aggiunge – una cura vera e propria ancora non esiste ed è quindi fondamentale da una parte sostenere la ricerca, dall’altra promuovere la diagnosi precoce, basata su un semplice prelievo di sangue. La diagnosi tempestiva, infatti, consente di individuare portatori (1:450 maschi) e portatrici (1:200 femmine) della sindrome, prevedere gravidanze a rischio e diagnosticare in modo definitivo eventuali casi di ritardo cognitivo esistenti nella famiglia». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@xfragile.net.
Articoli Correlati
- Le donne e la sindrome X Fragile: fare amicizia con un ospite inatteso Condizione genetica ereditaria, che in modo assai variabile da persona a persona, può comportare problemi di disabilità cognitiva e/o comportamentale e/o fisica, la sindrome X Fragile comporta anche significative differenze…
- Una nuova app, per far crescere l’inclusione delle persone con disabilità Avviato due anni fa grazie a un finanziamento europeo, da parte di un consorzio che ha per capofila la Cooperativa Margherita di Sandrigo (Vincenza), con alcuni partner continentali, il progetto…
- Il grande sport che abbraccia il mondo della disabilità intellettiva Si può considerare come un piccolo, grande “fatto storico” l’immagine che qui pubblichiamo, ove il presidente della Federazione Internazionale di Canottaggio Jean-Christophe Rolland è ritratto insieme al team “8+ Open…