Battiamo l’Invisibile Glaucoma!

Ovvero “BIG”, acronimo appunto di “Batti l’Invisibile Glaucoma”, nome della campagna lanciata quest’anno in occasione della Settimana Mondiale del Glaucoma, in corso di svolgimento fino al 15 marzo. Il glaucoma - che colpisce oggi più di 60 milioni di persone nel mondo - è una malattia oculare subdola, che quando non diagnosticata e trattata in tempo, rappresenta la seconda causa di cecità, con un impatto drammatico soprattutto sulle donne

Logo della Settimana Mondiale del Glaucoma 2014Il glaucoma – di cui è in corso fino al 15 marzo la Settimana Mondiale, iniziativa di sensibilizzazione su una patologia che rappresenta la seconda causa di cecità nel mondo –  è una malattia oculare subdola che, se non diagnosticata e trattata in tempo, provoca appunto la perdita progressiva della vista, portando nei casi più gravi alla cecità.
La forma più diffusa, il cosiddetto glaucoma ad angolo aperto, allo stadio iniziale non dà sintomi, ecco perché è “invisibile” e viene spesso chiamato “il ladro silenzioso della vista”. Anche per questo la Campagna Mondiale 2014 di questi giorni è stata denominata BIG, acronimo che sta per Beat Invisible Glaucoma (“Batti l’Invisibile Glaucoma”).
Non esistono ancora terapie risolutive per il glaucoma. La diagnosi e il trattamento tempestivo sono l’unica strada per evitare gravi danni alla vista ed è pertanto fondamentale sottoporsi a regolari visite oculistiche di controllo, in particolar modo per i soggetti a rischio: le persone con più di 40 anni, quelle con casi di glaucoma nei genitori, i diabetici, i miopi elevati, chi abbia subito traumi oculari, chi si sia sottoposto per lunghi periodi a cure a base di cortisone.

«61 milioni di persone nel mondo hanno il glaucoma – sottolinea Lidia Buccianti, direttore dell’Associazione Per Vedere Fatti Vedere -, e si prevede che saliranno a 80 milioni nel 2020. La cecità da glaucoma è prevenibile nell’80% dei casi, eppure quasi 7 milioni di persone nel mondo sono cieche a causa del glaucoma, e due terzi dei ciechi e ipovendenti nel mondo sono donne. Forse quindi non è un caso che la Settimana del Glaucoma cada ogni anno a marzo, assai vicino alla Festa della Donna. L’impatto della malattia sulle donne, infatti, è molto più drammatico: dati Istat rivelano che in Italia circa due terzi dei caregiver [assistenti di cura, N.d.R.] sono donne, sulle quali ricade quindi molto spesso la responsabilità di accudire il familiare diventato cieco a causa del glaucoma. Così come siamo noi donne che generalmente ci occupiamo della salute dei nostri familiari, li esortiamo e spesso li accompagnamo a farsi vedere dal medico».
Per tutto quanto detto, l’Associazione Per Vedere Fatti Vedere si rivolge quest’anno in modo particolare a tutte le donne, cui Buccianti lancia un appello: «Battere l’Invisibile Glaucoma è nostro principale interesse ed è in gran parte nelle nostre mani: invitiamo i nostri familiari e conoscenti a farsi visitare regolarmente da un medico oculista, aiutiamoli, se ammalati, a seguire scrupolosamente la terapia prescritta, diamoci da fare per diffondere la cultura dell’informazione e della prevenzione».

Da segnalare, in conclusione, che la Campagna Glaucoma 2014 è stata sì lanciata in questi giorni da Per Vedere Fatti Vedere in occasione della Settimana Mondiale, ma che essa resterà online nel sito dell’Associazione per tutto l’anno, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza di questa grave malattia e di invitare tutte le persone a rischio a sottoporsi a regolari controlli oculistici. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: buccianti@pervederefattivedere.it.

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