Tutte le Associazioni contro i tagli all’accompagnamento

«Le nostre Federazioni - dichiarano i Presidenti di FISH e FAND, le organizzazioni che rappresentano la quasi totalità delle Associazioni impegnate sul fronte della disabilità - rigettano ogni ipotesi di intervento sulle uniche provvidenze certe a favore delle gravi disabilità e intendono intervenire in tutte le sedi istituzionali, senza escludere il ricorso a una mobilitazione nazionale, per contrastare questa previsione»
Manifestazione di FISH e FAND
Saranno costrette a tornare in piazza le Federazioni FISH e FAND?

«Se sarà necessario non è da escludere una mobilitazione nazionale, tale da esprimere, con tutta la forza possibile, la disperazione che tali misure generano in una già grave situazione per le persone con disabilità e le loro famiglie».
Non lasciano spazio a mezze misure Pietro Barbieri e Giovanni Pagano, presidenti rispettivamente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) – organizzazioni cui aderisce la quasi totalità delle Associazioni italiane impegnate sul fronte della disabilità – dopo la diffusione delle Proposte di revisione della spesa pubblica, redatte da Carlo Cottarelli, commissario straordinario per la Spending Review, fra le cui ipotesi vi sono anche alcuni interventi sulla spesa per le invalidità civili, ritenuti dalle Federazioni «particolarmente preoccupanti».
Nel mirino, in particolare – come già da giorni anticipiamo nel nostro giornale – sembra vi sia l’indennità di accompagnamento, ovvero quello che attualmente costituisce  l’unico sostegno certo alle persone con grave disabilità e alle famiglie che prevalentemente rappresentano per loro l’unico supporto, in assenza o carenza di servizi pubblici. Secondo il Commissario alla Spending Review, infatti, si dovrebbe introdurre un limite reddituale alle indennità di accompagnamento, specialmente per gli ultrasessantacinquenni, intensificando i controlli verso i presunti abusi.

«Il documento del Commissario Straordinario – dichiarano Barbieri e Pagano – ripropone vetuste e discutibili proiezioni, evidenziando come in alcune Regioni vi siano percentuali maggiori di indennità di accompagnamento rispetto ad altre. Abusi, quindi, che sarebbero dimostrati appunto dai “picchi territoriali” e da un aumento della spesa non dimostrata da “flussi demografici”. Il Commissario, però, non ha incrociato i dati con la spesa per i non autosufficienti in quelle stesse Regioni. Scoprirebbe che, laddove le Regioni (come ad esempio la Calabria) spendono pochissimo per i disabili gravi, il numero delle indennità di accompagnamento lievita proporzionalmente. E soprattutto non ha presente i tagli massicci che la spesa sociale ha subìto nell’ultimo decennio, che spingono gli stessi Comuni a consigliare i propri Cittadini ad avviare le procedure di riconoscimento dell’indennità di accompagnamento».
«Quanto poi ai controlli – aggiungono i Presidenti di FISH e FAND -, il Commissario dovrebbe valutare l’efficienza e l’efficacia del milione di controlli sugli invalidi civili negli ultimi cinque anni, verifiche che hanno prodotto costi spaventosi (30 milioni di euro solo per medici esterni all’INPS lo scorso anno) e ben scarsi risultati. Verifiche, inoltre, che hanno causato ritardi spaventosi negli ordinari accertamenti (sfiorano i 300 giorni di attesa per un verbale di invalidità) ed enormi disagi in chi ha necessità di sostegno e aiuto. Rispetto infine all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), che dovrebbe essere uno strumento di equità e non di taglio della spesa, si tratta di quello stesso indicatore che nonostante le reiterate proteste delle nostre Federazioni, considera alla stregua dei redditi da lavoro e da rendite finanziarie le pensioni (279,19 euro al mese) e le indennità di accompagnamento (504,07 euro al mese)».

«Le proposte del Commissario Straordinario Cottarelli – concludono Barbieri e Pagano – necessitano di un avallo politico: Governo e Parlamento dovranno operare una valutazione dell’impatto sociale sui singoli e sulle famiglie. FAND e FISH vogliono intervenire in questa valutazione e richiederanno oggi stesso un incontro con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. Le nostre Federazioni, quindi, rigettano qualsiasi ipotesi di intervento sulle uniche provvidenze certe a favore delle gravi disabilità e intendono intervenire in tutte le sedi istituzionali per contrastare questa previsione e per evidenziare quali siano gli effettivi rischi per i singoli e per le famiglie italiane. Si cercherà il confronto con la fermezza e la determinazione che queste prospettive impongono». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.

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