Come già segnalato nei giorni scorsi, si celebra oggi, 28 marzo, la VII Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, manifestazione nazionale promossa e organizzata dall’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), che quest’anno, per perseguire il proprio obiettivo di informazione e sensibilizzazione sui temi della disabilità intellettiva e/o relazionale, si sta declinando in un vero e proprio Open Day.
Oggi, infatti, chiunque lo vorrà potrà partecipare o assistere alle tante attività previste nelle oltre 250 strutture associative presenti sul territorio nazionale che, insieme ai 1.000 centri in cui l’ANFFAS da 56 anni si prende cura e carico di oltre 30.000 persone con disabilità e dei loro familiari, stanno aprendo le porte dei propri servizi e delle proprie sedi, con l’auspicio di accogliere quante più persone possibili per una giornata all’insegna dell’inclusione sociale che vedrà visite guidate, convegni, spettacoli e tante altre manifestazioni, con il diretto coinvolgimento e la partecipazione attiva delle persone con disabilità, dei soci, degli operatori, dei volontari e di quanti operano con e per l’Associazione.
«Iniziative come quella odierna – dichiara Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS – vogliono rappresentare un messaggio per riaffermare i princìpi e i diritti civili e umani sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, per fare in modo che nessuno venga più discriminato, escluso o emarginato a causa delle proprie condizioni di salute».
«Attraverso questo ANFFAS Open Day – aggiunge Speziale – ci siamo posti un duplice obiettivo: da una parte quello di promuovere l’inclusione sociale, dall’altra quello di far conoscere alla collettività tematiche che spesso non hanno visibilità e sono poste in secondo piano. È un impegno importante che però portiamo avanti con ottimismo e positività, per combattere stereotipi e pregiudizi e garantire a tutte le persone con disabilità, ai loro genitori e familiari, un futuro migliore e una buona qualità di vita». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@anffas.net.
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