Edith è un bell’esempio di partecipazione

Edith Cornetta, ventisettenne di Napoli, donna con sindrome di Down, è entrata nel Direttivo della CGIL Campania. «Una scelta molto importante», secondo Susanna Camusso, segretario generale della CGIL, «un bell’esempio di partecipazione delle persone con disabilità intellettiva, da collegare senz'altro alle battaglie per i loro diritti», secondo Pietro Barbieri della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)
Congresso CGIL Campania, marzo 2014
Foto di gruppo al recente Congresso della CGIL Campania. Da sinistra, in primo piano: Daniele Romano, presidente della FISH Campania; Carmen Di Tuoro (madre di Edith Cornetta); Edith Cornetta; Susanna Camusso, segretario generale della CGIL; Raffaele Puzio, responsabile delle Politiche della Disabilità della CGIL Campania

«La scelta di eleggere Edith nel vostro Direttivo – ha dichiarato Susanna Camusso, segretario generale della CGIL, concludendo il recente Congresso della CGIL Campania – è stata molto importante».
Edith Cornetta, infatti, è una giovane donna di Napoli con sindrome di Down, eletta appunto nel Direttivo della CGIL Campania, «bell’esempio di partecipazione delle persone con disabilità intellettiva», come ha dichiarato nei giorni scorsi Pietro Barbieri dal palco del Congresso Nazionale FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), aggiungendo che è «quanto mai importante unire la scelta compiuta dall’organizzazione sindacale alla battaglia che conducono le persone con disabilità per affermare i propri diritti, tramite le proprie Associazioni di rappresentanza o singolarmente».

Durante il Congresso della CGIL Campania, che ha portato alla nomina di Edith, è intervenuta anche la madre Carmen Di Tuoro, che ha parlato di «una realtà assolutamente da rappresentare, cioè le enormi difficoltà delle famiglie che hanno al proprio interno persone con disabilità intellettiva».
Affermazioni del tutto condivise da Raffaele Puzio, che nella CGIL Campania è il responsabile delle Politiche della Disabilità, e che oggi dichiara con soddisfazione: «Edith, giovane con sindrome di Down, è il punto d’arrivo – e contestualmente di partenza – di un percorso che, come Area Politiche della Disabilità della CGIL di Napoli e della Campania, abbiamo costruito nel solco della partecipazione delle persone con disabilità. Infatti, in tutte le fasi congressuali (di categoria e sui territori), abbiamo posto al centro della discussione il fatto che i temi riguardanti la “disabilità” prima di tutto non possono prescindere dalla reale partecipazione delle persone che a vario titolo sono coinvolte».
«Altri passaggi fondamentali – prosegue Puzio – sono stati poi quelli di dare spazio politico-sindacale alle cosiddette “categorie protette” (secondo la Legge 68/99, quella del diritto al lavoro delle persone disabili), fino alla scelta operata dalla Camera del Lavoro Metropolitana di Napoli, vale a dire l’impegno a diffondere i princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità nei luoghi di lavoro e nelle sedi sindacali».

«L’appello che ora ci sentiamo di dare – conclude l’esponente sindacale – è quello di essere tutti uniti nel non far vanificare gli sforzi profusi dalla nostra organizzazione nella direzione che in tema di disabilità deve valere, ora più che mai, ovvero il principio Niente su di Noi senza di Noi, restituendo il giusto spazio e la giusta dimensione al protagonismo delle persone con disabilità. Anche così, infatti, si può fare un’azione concreta che costringa la nostra società a misurarsi con i problemi e le richieste dei disabili: non con il pietismo o la carità, ma con il pieno riconoscimento della dignità di essere persone». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: r.puzio@cgilcampania.it.

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