Vogliamo che Roma diventi modello di cura dei più fragili

«Saremo davanti alla Fontana di Trevi, ma non per gettare la classica monetina portafortuna, bensì per dire no ai tagli annunciati dal bilancio, anzi per rilanciare!»: lo dichiarano i promotori della grande manifestazione cui il 15 aprile a Roma parteciperanno tante organizzazioni impegnate sul fronte delle Case Famiglia capitoline, impegnate per la residenzialità e l’accoglienza delle persone con disabilità e dei minori

Uomo con disabilità intellettiva, con un campo di girasoli sullo sfondoSarà una grande manifestazione e si terrà in uno dei luoghi più importanti e noti di Roma, ovvero di fronte alla Fontana di Trevi (Piazza della Pilotta), quella denominata “SALVAROMA”? Salva #RomaCasaFamiliae!, che martedì 15 aprile (ore 14.30) vedrà partecipare tante organizzazioni impegnate sul fronte delle Case Famiglia, che hanno fatto del tema della residenzialità e dell’accoglienza delle persone con disabilità e dei minori il proprio obiettivo fondamentale.
A rappresentare infatti le circa duemila persone con disabilità – bimbi e adulti – loro affidate, ci saranno gli esponenti dell’Associazione Casa al Plurale, del CNCM LAZIO (Coordinamento Nazionale Comunità per Minori), del CNCA Lazio (Coordinamento Nazionale Comunità di accoglienza), di Federsolidarietà, di Legacoop sociali, dell’AGCI (Associazione Generale Cooperative Italiane), di Social Pride, del Movimento Diamoci una Mano e del Coordinamento romano affido, rappresentando a propria volta le numerosissime strutture, associazioni e cooperative che ad esse fanno capo.

«Abbiamo voluto Salva #RomaCasaFamiliae! – dichiara Luigi Vittorio Berliri, presidente di Casa al Plurale – perché vogliamo che Roma non sia solo RomaCaputMundi, ma un modello di città che si prenda cura delle persone più fragili, proprio come la Lupa Capitolina si prese cura di Romolo e Remo, che non erano suoi figli. Di fronte dunque a uno dei luoghi più rappresentativi della nostra città, con striscioni e palloncini, saremo lì per un’azione simbolica, tenendoci per mano, ma non per gettare la classica monetina portafortuna, bensì per dire no ai tagli annunciati dal bilancio, anzi per rilanciare!». (S.B.)

Ringraziamo Sandro Paramatti per la segnalazione.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: casaalplurale@casaalplurale.org.

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