Educazione civica da imparare sul campo*

Questa la proposta delle organizzazioni City Angels e Osservatorio sui Diritti dei Minori, di fronte al ripristino a scuola dell'ora di educazione civica, annunciato dal ministro della Pubblica Istruzione Gelmini: ovvero un'ora di volontariato, per rendere la disciplina più pratica che teorica

Ragazza con persona disabileTrasformare l’ora di educazione civica in un’ora di volontariato: questa la proposta rivolta al ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini dalle organizzazioni City Angels e Osservatorio sui Diritti dei Minori, dopo che nei giorni scorsi il titolare del Dicastero aveva annunciato il ripristino dell’ora di educazione civica, intesa come «educazione alla cittadinanza», prevista dal Decreto Legge sulla scuola approvato dal Consiglio dei Ministri.

Da qui, dunque, la proposta delle associazioni: «Per evitare che la nuova materia finisca come la vecchia – hanno dichiarato infatti i presidenti di City Angels e Osservatorio sui Diritti dei Minori, Mario Furlan e Antonio Marziale – e che gli studenti la giudichino retorica, noiosa e poco attinente alla loro vita, è necessario che la disciplina, più che teorica, sia pratica».
E quindi l’idea di trasformarla in un’ora di volontariato: «Ciascuna scuola – continuano i due presidenti – potrebbe organizzarsi come meglio crede: con un volontariato a favore degli anziani nelle case di riposo, dei bambini con disabilità nelle loro strutture, degli animali abbandonati nei canili».
Tale soluzione, secondo Furlan e Marziale, potrebbe anche servire a contrastare il fenomeno del bullismo. (Francesco Abiuso)

*Testo pubblicato dall’Agenzia «Redattore Sociale» con il titolo Educazione civica? Meglio un’ora di volontariato e qui ripreso per gentile concessione.

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