Riforma del Terzo Settore: plauso e distinguo dalla FISH

«Plaudiamo alla direzione intrapresa - si legge in una nota della FISH, riguardante le “Linee Guida per una Riforma del Terzo Settore”, proposte dal Presidente del Consiglio - in attesa per altro di confrontarci sui contenuti e vederne declinare le azioni conseguenti». Con particolare attenzione si guarda anche alla volontà del Governo di rivedere la Legge Quadro 328/00 sui servizi sociali, largamente inapplicata nelle sue parti più rilevanti
Vincenzo Falabella e Pietro Barbieri
Vincenzo Falabella (a sinistra) è recentemente succeduto a Pietro Barbieri (a destra) alla Presidenza della FISH

Anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) guarda con grande interesse alle Linee Guida per una Riforma del Terzo Settore, proposte nei giorni scorsi dal Presidente del Consiglio, e che dovranno portare a un Disegno di Legge Delega da approvare alla fine di giugno, ambizioso intento di revisione delle regole che riguardano l’associazionismo non profit, il volontariato, la cooperazione sociale, le fondazioni e le imprese sociali.
«Si tratta – viene scritto in una nota della Federazione – di un assieme di interventi che si attendono da anni e che potrebbero rappresentare sia una giusta valorizzazione di questo settore, che rappresenta una risorsa per l’Italia, sia l’occasione per qualificare gli interventi e premiare quelli più efficaci, corretti, trasparenti. Plaudiamo, quindi, alla direzione intrapresa, in attesa per altro di confrontarci sui contenuti e vederne declinare le azioni conseguenti. Accogliamo inoltre con interesse l’ipotesi del Servizio Civile Universale, aperto finalmente a tutti i giovani che intendano davvero essere di aiuto al Paese, mettendosi a disposizione con senso civico e con la voglia di intraprendere un’esperienza educativa e di servizio».

Su un altro punto delle citate Linee Guida, si sofferma poi particolarmente la FISH, sottolineando di volere «osservare con attenzione la volontà di valorizzare il principio della sussidiarietà orizzontale e verticale, investendo molto sulla partecipazione e sul coinvolgimento dei corpi intermedi e, in particolare, delle organizzazioni del Terzo Settore. Su tale aspetto, inoltre, l’intenzione del Governo è quella di rivedere anche la Legge 328/00, per coinvolgere maggiormente gli organismi non profit nella programmazione territoriale dei servizi. È una prospettiva positiva, però, solo se a fianco ad un ruolo più forte del non profit si prevede una più complessiva revisione della stessa 328/00 – l’ultima Legge Quadro sui servizi sociali, largamente inapplicata nelle sue parti più rilevanti – che consenta di ripensare efficacemente le politiche sociali, a partire dalla definizione condivisa dei Livelli Essenziali di Assistenza».

«Nella bozza di Riforma – commenta il presidente della FISH Vincenzo Falabella – viene espressa anche la priorità dell’“introduzione di incentivi per la libera scelta dell’utente a favore delle imprese sociali mediante deduzioni e detrazioni fiscali oppure mediante voucher”. Ebbene, riteniamo che su tale sintetica dichiarazione sia opportuno un approfondito confronto, incentrato più sul principio e concetto di “libera scelta” del Cittadino, che non sugli interventi di incentivo all’impresa sociale. Lo stesso riferimento alla “voucherizzazione” dei servizi e alle detrazioni/deduzioni non rappresenta una tutela completa ed esaustiva del diritto alla libera scelta».
«Anche su questi delicatissimi temi – conclude Falabella -, negli interessi delle persone e delle loro famiglie, parteciperemo al dibattito e alla consultazione che si avvierà nelle prossime settimane [tramite l’indirizzo terzosettorelavoltabuona@lavoro.gov.it, N.d.R.]». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.

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