A Pesaro lo scudetto del calcio a 5 per ipovedenti

È stata infatti la squadra dell’Invicta Pesaro 2001 a prevalere nella fase finale del campionato di calcio a 5 per ipovedenti, svoltasi a Pomigliano d’Arco (Napoli), a cura dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Non ed IpoVEDenti Napoli (NOIVED), affiliata alla FISPIC (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi). Il tutto al termine di una due giorni assai apprezzata da tanti tifosi e altrettanti curiosi
Invicta Pesaro 2001 di calcio a 5 per ipovedenti
I giocatori dell’Invicta Pesaro 2001, subito dopo avere vinto lo scudetto del calcio a 5 per ipovedenti

Tanti tifosi e altrettanti curiosi hanno assistito a Pomigliano d’Arco (Napoli) alla fase finale del campionato di calcio a 5 per ipovedenti,organizzata dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Non ed IpoVEDenti Napoli (NOIVED), affiliata alla FISPIC (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi).
Ad aggiudicarsi lo scudetto è stata l’Associazione Sportiva Dilettantistica Invicta Pesaro 2001, che ha sconfitto per 3-2 in finale i corregionali dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Adriatica Fano; terza l’Associazione NOIVED Napoli, che nella finale per il terzo e quarto posto ha prevalso per 6-0 sull’Associazione Sportiva Dilettantistica CIT Turin LDE Torino.
Grande apprezzamento, nella due giorni campana, hanno ottenuto anche altri eventi collaterali, tra cui, da una parte, le gare dei ragazzi delle scuole calcio, mentre, su tutt’altro versante, decine di persone hanno potuto sottoporsi a visite oculistiche gratuite, effettuate dallo staff di Nicola Ciampa dell’Università Federico II di Napoli, iniziativa voluta per diffondere la cultura della prevenzione dalla UICI di Napoli e Provincia (Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti), che ha messo a disposizione il proprio camper oftalmico.
«Complimenti agli atleti – dichiara Rocco De Icco, presidente del Comitato Organizzatore – e un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno supportati, dai medici di campo agli oculisti, fino ai volontari che, gratuitamente, si sono messi a disposizione per il buon esito dell’iniziativa. Il nostro obiettivo era anche quello di far conoscere e avvicinare le persone al nostro movimento, perché, spesso, chi non è ben calato nella nostra realtà, immagina lo sport per disabili a basso contenuto agonistico; e invece sarà stato sicuramente smentito dallo svolgimento della manifestazione». (S.B.)

Ringraziamo Mario Mirabile per la segnalazione.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: na011@fispic.it; noived@finp.it.

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