Quei Diversi Dirompenti Teatri di Imola

Questo significa “DDT”, il Festival in corso a Imola (Bologna) fino al 2 giugno, ma anche “Diversi Teatri delle Diversità”, acronimo più “antico” del precedente, per un evento che alla sua quinta edizione si propone come un vero e proprio cantiere di proposte artitiche innovative, sia nel rapporto con il pubblico che dal punto di vista dello spazio scenico
Imola, "DDT":  performance "Rosso filo di grazia e disordine"
Un’immagine della performance “Rosso filo di grazia e disordine”, che sarà uno degli eventi in programma al Festival “DDT” di Imola

Ha preso il via il 26 maggio a Imola (Bologna) e si protrarrà fino al 2 giugno la quinta edizione del Festival DDT Diversi Dirompenti Teatri/Diversi Teatri della Diversità, progetto dell’Associazione ExtraVagantis, con la direzione artistica di Marina Mazzolani, realizzato in collaborazione con il Comune di Imola, in compartecipazione con la Provincia di Bologna, con il contributo delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Imola e Cassa di Risparmio di Ravenna-Banca di Imola, di Con.AMI e di LegaCoop.
La manifestazione si inserisce nell’àmbito del programma di Oltre la siepe, iniziativa della Rete dei Teatri Solidali della Provincia di Bologna, e viene realizzata, per quest’anno, in collaborazione con i Gruppi 100 Thousands Poets for Change e Il porto dei poeti.

«Alla sua quinta edizione – spiega Marina Mazzolani – DDT cambia nome e privilegia, fra i due acronimi, quello che mette l’accento sul festival come luogo di sperimentazione, anteponendolo all’originaria e quindi più “antica” dicitura Diversi Teatri delle Diversità. Non è casuale, questo spostamento, poiché il dato saliente di questa manifestazione è ora quello di farsi cantiere di proposte artistiche innovative (nel rapporto con il pubblico, con lo spazio scenico ecc.) e di dimostrare la vitalità della ricerca artistica con persone e in contesti magari ritenuti “marginali”. In altre parole, DDT conferma quello che molti artisti hanno messo su carta, detto, cantato, dipinto, messo in scena: che è negli “anfratti”, nei luoghi d’ombra, in quello che viene nascosto o tolto dalla luce, che spesso si trovano originali espressioni, innovative modalità, lucide visioni critiche e/o visionarie intuizioni, premonizioni di futuro, rivelazioni di verità profonde e universali, che non valgono quindi soltanto per speciali “categorie” di persone, abitanti del margine. Ma negli “anfratti”, in questi tempi amari, sono finite molte cose, tra cui, certamente non a caso, la cultura e l’arte. Resistono sostanzialmente come esibizione, ma faticano a costituirsi come opportunità per le persone, di espressione, di acquisizione di strumenti di libertà».
«E tuttavia, nel suo piccolo – conclude Mazzolani -, dovuto all’esiguità dei finanziamenti, DDT mette in cartellone, nell’arco di una settimana, tutte occasioni partecipate, da spettacoli finali di laboratori ad altri laboratori che invece porteranno alla creazione in loco di performance, e non soltanto teatrali. Il festival rinuncia in sostanza a farsi rassegna di spettacoli “acquistati”, anche (ma non solo) perché acquistarli non può, e rafforza la parte di creazione in loco, stabilendo relazioni tra artisti e arti… sempre andando oltre (extra-vagando)».

Nel dettaglio del programma, oltre alle varie iniziative rivolte alle scuole, va segnalato il laboratorio “en plein air”, che coinvolgerà le persone iscritte, ma anche il pubblico casuale dei passanti, dal 29 maggio al 1° giugno, finalizzato al perfezionamento della performance Rosso filo di grazia e disordine, esempio di un cosiddetto “teatro epidemico”.
E ancora, l’originale Occupazione poetica, in programma per il 2 giugno, vera e propria occupazione poetico/teatrale di diversi spazi del centro storico di Imola, interessante esempio di coinvolgimento della comunità in un’azione artistica collettiva. L’iniziativa, tra l’altro, potrà contare anche sull’apertura straordinaria degli spazi museali, per la collocazione di una trentina di poeti e poi di musici e teatranti in diverse postazioni. (S.B.)

È disponibile il programma completo di DDT Diversi Dirompenti Teatri/Diversi Teatri della Diversità. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: extravagantis.teatrointegrato@gmail.com.

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