Nel presentare a suo tempo il flash mob* denominato Occupy Parcheggi, promosso a Sassari, prendendo spunto da un’analoga iniziativa di Lisbona, ne avevamo auspicato una replica anche in tante altre città italiane. E così sarà, giovedì 29 maggio a Treviso, con l’iniziativa denominata anch’essa Occupy Parcheggi, organizzata spontaneamente da un gruppo di persone con disabilità della città veneta, per sensibilizzare gli automobilisti a un maggiore senso civico, rispetto ai parcheggi riservati.
Principale promotore del flash mob (Piazza Duomo e Piazza Vittoria, ore 9-13) è Benedetto Belvini, referente per il Veneto della SIMBA (Associazione Italiana Sindrome e Malattia di Behçet), che spiega: «Càpita sin troppo spesso che gli scivoli per le carrozzine e gli stalli predisposti per la sosta dei cittadini disabili siano occupati abusivamente da chi disabile non è. Le giustificazioni di questi ultimi sono tra le più variegate, da “torno subito” a “stavo comprando le sigarette”, da “non trovo altri parcheggi” a “solo cinque minuti”, da “i Vigili Urbani mi hanno autorizzato” a grandi “classici” come “giusto il tempo di un caffè”, “stavo prendendo il giornale”, “stavo accompagnando i bambini a scuola”, “potevi farmi i segnali con i fari”, senza dimenticare quella che sembra realmente una presa in giro, “potevi scendere e dirmelo”!».
«Però – prosegue Belvini – gli automobilisti poco corretti, per lo più maleducati, non sanno che cinque minuti (ma quasi sempre sono di più) di occupazione abusiva di uno stallo per disabili, moltiplicati per tutti gli automobilisti poco corretti che vi si fermano, porta alla conseguenza che i parcheggi per i disabili sono sempre occupati. Si ignora, inoltre, che quei posti non sono come gli altri, ma che sono stati tracciati secondo precise misurazioni europee, recepite dal nostro Paese, che permettono alle persone con disabilità di avere un maggiore spazio di movimento dagli sportelli laterali per loro stessi e per la carrozzina. In tal senso, un disabile difficilmente potrà scendere dalla macchina, se avrà parcheggiato in un posteggio qualunque: egli ha quindi la necessità di utilizzarte i parcheggi predisposti dal Comune locale, vicini ad uffici pubblici, luoghi di ritrovo ecc.».
«Il messaggio che verrà dunque lanciato il 29 maggio a Treviso – è la conclusione -, sarà che le persone con disabilità non sono una “popolazione a parte”, ma una parte della popolazione e in quanto tale devono avere la possibilità di circolare liberamente per le strade, sulle carreggiate e sui marciapiedi, senza incorrere nei pericoli costanti dovuti a chi compie, spesso impunito, infrazioni al regolamento del Codice della Strada e di quello Civile».
Per l’occasione, quindi, verranno “parcheggiate” delle sedie a rotelle al posto delle macchine, negli stalli che saranno circondati da nastro bianco/rosso visibile in loco, e tali stalli verranno lasciati liberi, in seguito a un’autorizzazione dei Vigili Urbani e del Comune di Treviso, il tutto affiancato da una distribuzione di volantini, per spiegare il senso dell’iniziativa e coinvolgere i cittadini.
Fatto non trascurabile è che il gruppo da cui ha preso forma l’iniziativa è composto non solo da persone con disabilità, ma anche da cittadini dotati “semplicemente” di senso civico e sensibilità. (S.B.)
*Il flash mob è un assembramento improvviso di un gruppo di persone in uno spazio pubblico, che si dissolve nel giro di un tempo non lungo, con la finalità comune di mettere in pratica un’azione insolita.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Benedetto Belvini (benedetto.belvini@libero.it).
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