No ai tagli sul Fondo Sociale Nazionale

Lo dichiara Franco Pesaresi, presidente dell'ANOSS (Associazione Nazionale Operatori Sociali e Sociosanitari), evidenziando come la somma stanziata nel 2008 per questo fondo - utile a finanziare gli interventi dei Comuni per la prima infanzia, per gli anziani, le persone con disabilità e i poveri - sia addirittura inferiore a quella del 2001. Prima proposta dell'ANOSS, quella di "sommergere" letteralmente di e-mail di protesta il ministro Sacconi

Primo piano che inquadra un occhio e un dito sul viso di una persona preoccupata«Il Governo ha tagliato il Fondo Sociale Nazionale, fondo che serve a finanziare gli interventi dei Comuni per la prima infanzia, per gli anziani, le persone con disabilità e i poveri. Le Regioni hanno comunicato che il taglio ammonta a 300 milioni di euro, pari al 30% del Fondo del 2007. La somma stanziata per il 2008 di 656 milioni di euro è addirittura inferiore a quanto stanziato nel 2001».

Lo sottolinea Franco Pesaresi, presidente dell’ANOSS (Associazione Nazionale Operatori Sociali e Sociosanitari), in una nota ove aggiunge: «In questo momento di economia stagnante, se non recessiva, ridurre la spesa sociale che può sostenere le persone più esposte alla crisi costituisce un grave errore politico e culturale ed espone un numero sempre più ampio di famiglie ai rischi di povertà e di marginalità».
Secondo Pesaresi, poi, «non si è purtroppo registrata una reazione adeguata a questa situazione nei Comuni, nelle forze sociali e nella società civile, che hanno sì fatto sentire la propria voce, ma senza l’enfasi di altre occasioni. E invece non ci si può rassegnare di fronte a questa rilevante riduzione dei finanziamenti, per cui chiamiamo tutti coloro che hanno a cuore le sorti del settore sociale a far sentire la loro voce».

Una prima proposta lanciata dall’ANOSS è quindi quella di “sommergere” letteralmente di e-mail di protesta il ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi.
«Se infatti – conclude Pesaresi – i Comuni italiani, le associazioni di volontariato, le organizzazioni sindacali, le cooperative sociali e gli operatori del settore invieranno migliaia di e-mail all’indirizzo segreteriaMinistroSacconi@lavoro.gov.it (recapito pubblico reperito nel sito del Ministero), se faranno conferenze stampa, se organizzeranno iniziative, potremo modificare questa situazione che colpisce la parte più debole del Paese». (S.B.)

Si ringrazia per la segnalazione il Gruppo Solidarietà.

Per ulteriori informazioni:
ANOSS (Associazione Nazionale Operatori Sociali e Sociosanitari)
tel. 348 4077338,
info@anoss.it.
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