«L’importanza dell’autonomia e della responsabilizzazione delle persone con disabilità – spiegano gli organizzatori del convegno intitolato La Vita Indipendente, in programma per sabato 5 luglio ad Ancona (EGO Hotel, Via Flaminia, 220, ore 9.30) – è un tema che sta uscendo dall’àmbito strettamente medico e si sta via via allargando a fasce sempre maggiori di opinione pubblica. Gli interventi per promuovere l’autonomia si rivolgono al singolo individuo e ai familiari e hanno come obiettivi la prevenzione dalla dipendenza, l’educazione e lo sviluppo delle capacità residue: grazie a questi interventi, infatti, è possibile per molte persone conquistare e sperimentare un livello di indipendenza che era impensabile nel passato».
«Ma c’è ancora molto lavoro da fare – aggiungono gli organizzatori dell’incontro – riflettendo ad esempio sul fatto che non è pensabile formare e preparare individui a una vita autonoma e inserirli poi in un ambiente a loro totalmente ostile: se per ambiente, infatti, si intende il contesto di vita della persona, mettendo insieme le barriere architettoniche sempre presenti, in casa e fuori casa, e la spessa coltre di stereotipi da parte della comunità, reale e virtuale, ci si rende conto di quanta difficoltà la persona con disabilità, anche la più indipendente, debba continuamente sperimentare. Ed è su questo tema che svolgeremo il convegno del 5 luglio, durante il quale, partendo dall’autonomia come vissuto personale, spazieremo su tutti gli aspetti del contesto di vita della persona, cercando di rivolgere ai relatori una semplice richiesta: uno spunto per allontanare le barriere architettoniche e mentali dalle nostre case, città, dalla rete e dal mondo virtuale, con la viva speranza che il convegno sia uno spunto di riflessione per capire quante potenzialità, del tutto inesplorate, ha l’ambiente che ci circonda nei confronti della disabilità. In poche parole: cercheremo di dare visibilità al concetto che l’autonomia di una persona con disabilità è direttamente proporzionale all’ambiente e alla sua fruibilità».
Promosso dall’APM (Associazione Paraplegici Marche) e dall’AMISB (Associazione Marchigiana Idrocefalo e Spina Bifida), il convegno sarà aperto e introdotto da Luigi Viventi, assessore della Regione Marche alle Politiche Sociali e da Paolo Mannucci, dirigente regionale dei Servizi Sociali.
Interverranno poi Nicola Donti, trainer in PNL (Programmazione NeuroLinguistica) Umanistica Integrata (Lo stereotipo della disabilità nell’immaginario collettivo); Elisabetta Schiavone, architetto e ricercatrice, responsabile del Comitato Editoriale di «Inclusive – Design Autonomy Health. Scientific Bimonthly Journal of Architecture, Medicine, Psychology and Sociology» (Autonomia e Universal Design. La progettazione universale e il progetto per l’autonomia: le due facce dell’inclusione); Stefania Cipolletta dell’Associazione Strabordo (Sport e vacanze per tutti); Pietro Trozzi dell’Associazione Sci Handicap Abruzzo (Lo sport come lasciapassare della normalità); Claudio Roberti, vicepresidente di ENIL Italia (European Network on Independent Living), autore del libro L’uomo a-vitruviano (Perché la Vita Indipendente).
Concluderà l’incontro un’intervista doppia, moderata da Nicola Donti, a Roberto Zazzetti e Giorgio De Mattia (Il nostro percorso di vita), presidenti rispettivamente dell’APM e dell’AMISB, il primo anche referente per le Marche della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: apmarche@tiscali.it, info@amisb.info.
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