Trattamenti disumani e degradanti nei confronti dei disabili

Promosso dalla Missione Permanente dello Stato di Costarica alle Nazioni Unite – in collaborazione con l’IDA-CRPD Forum (International Disability Alliance-Convention on the Rights of Persons with Disabilities Forum), l’APT (Association for the Prevention of Torture) e l’Human Rights Watch (Osservatorio sui Diritti Umani) – è previsto il 24 ottobre al Palazzo dell’ONU un importante incontro denominato Protecting persons with disabilities from torture and other cruel, inhuman or degrading treatment or punishment (“Tutelare le persone con disabilità dalla tortura e da altri trattamenti o punizioni crudeli, disumane e degradanti”).

La conferenza prenderà lo spunto dalla presentazione del rapporto annuale per il 2008 presentato al Consiglio dell’ONU sui Diritti Umani da Manfred Nowak, special rapporteur sulla tortura e gli altri trattamenti o punizioni crudeli, disumane o degradanti. In tale documento, infatti, viene dedicata un’attenzione particolare proprio alla prevenzione, tramite meccanismi più efficaci, della tortura nei confronti delle persone con disabilità nel mondo, cercando dunque di portare i diritti di queste ultime tra le priorità di lavoro dello stesso rapporteur e del Comitato contro la Tortura.
In particolare, il rapporto si occupa delle segregazioni e dei trattamenti forzati nei confronti delle persone con disabilità, facilmente traducibili con un termine universalmente noto, quale “istituzionalizzazione”.

Il dibattito del 24 ottobre – che sarà coordinato dall’ambasciatore di Costarica Jorge Urbina e che oltre alla partecipazione di Manfred Nowak, vedrà anche quella di Tina Minkowitz dell’IDA-CRPD Forum e di Marina Narvaez dell’APT – cercherà di individuare i modi con cui porre fine a queste e ad altre pratiche, del tutto inconciliabili sia con la Convenzione contro la Tortura (entrata in vigore il 27 giugno 1987), sia con quella sui Diritti delle Persone con Disabilità, anche attraverso precisi meccanismi di prevenzione. (S.B.)