La vita è come andare in bicicletta

Ovvero, come diceva Albert Einstein, «se vuoi stare in equilibrio devi muoverti». Una frase che ben sintetizza il senso dell’“Opel Handy Cyklo Maraton 2014”, iniziativa che ha visto ventinove persone con disabilità in handbike e tanti ciclisti percorrere le strade della Repubblica Ceca e della Slovacchia, all’insegna dell’amicizia e del lavoro di squadra, contro le barriere e i cliché esistenti sulla disabilità
"Opel Handy Cyklo Maratom 2014": tre partecipanti
Tre partecipanti all’Opel Handy Cyklo Maraton 2014″

2.222 chilometri in 111 ore, compiendo 24 tappe obbligatorie: sono le cifre della seconda Opel Handy Cyklo Maraton 2014, interessante iniziativa che tra la fine di luglio e l’inizio di agosto ha visto ventinove handbikers con disabilità e tanti ciclisti percorrere le strade della Repubblica Ceca e della Slovacchia, facendo senz’altro tornare alla mente il prossimo REHABIKE 2014, evento promosso per settembre nel nostro Paese dalla SIMFER (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa) e dalla FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici), del quale abbiamo già ampiamente riferito nei giorni scorsi.

«Con partenza da Praga – racconta Eva Heskova del Centro Neuroriabilitativo Adeli di Piešťany in Slovacchia, uno dei punti di passaggio della maratona -, squadre di due, quattro, o anche otto persone hanno corso per quattro giorni e quattro notti senza fermarsi in tutta la Repubblica Ceca e la Slovacchia. Sulla base del proprio GPS dovevano trovare le tappe obbligatorie, scegliere il percorso più adeguato e infine confermare il passaggio con un timbro». «I partecipanti – aggiunge – oltre che essere motivati a gareggiare, avevano la possibilità di vincere anche un weekend di sport in campagna. Tutti, infatti, si divertono insieme praticando attività come la canoa, il rafting, la vela, il nuoto, l’handbike, il cricket e altro, creando nuove amicizie e relazioni, acquisendo fiducia in se stessi e una prospettiva positiva della propria vita».
In tal senso, ancora Heskova ricorda con chiarezza l’obiettivo principale dell’iniziativa, che «non è quello di avere un vincitore, ma quello di diffondere l’idea che la vita non finisce con una carrozzina e di dimostrare all’opinione pubblica che le persone con disabilità possono collaborare senza problemi insieme ai “normodotati”. Un evento, insomma, basato sull’amicizia, sul lavoro di squadra e sulle motivazioni, per rompere le barriere e i cliché esistenti e aiutare tutti coloro che lo vogliono e ne hanno bisogno».
Idee, queste, del tutto coincidenti con gli scopi del citato Centro Neuroriabilitativo Adeli, impegnato appunto nel fornire a tutti i pazienti una riabilitazione intensiva, personalizzata ed efficace, ritenuta « fonte di migliore qualità di vita e di autonomia per molte persone».

E concludiamo questa nota così come il racconto di Eva Heskova, che cita una semplice frase di Albert Einstein, per sintetizzare lo spirito stesso dell’Opel Handy Cyklo Maraton: «La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Eva Heskova (heskova@adeli-center.com).

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