Vivere l’arte con l’emisfero destro

Ovvero “Un percorso emozionale tra le opere della Collezione del Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea guidato da alcune persone afasiche”: è questa l’interessante iniziativa promossa per l’11 settembre dalla Fondazione Carlo Molo, presso la nota struttura nei pressi di Torino, all’interno del progetto denominato “Torino + Cultura Accessibile”
Sala del Castelòlo di Rivoli-Museo d'Arte Contemporanea
Una sala del Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea, con opere di Richard Long, A.R. Penck ed Emilio Vedova

È in programma per giovedì 11 settembre (ore 14.30-16.30) al Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea, una nuova iniziativa realizzata nell’àmbito del progetto denominato Torino + Cultura Accessibile, ideato e realizzato, quest’ultimo come a suo tempo avevamo ampiamente riferito -, dalla Fondazione torinese Carlo Molo per festeggiare i quindici anni della propria attività, e il cui obiettivo è la resa accessibile della programmazione culturale, e soprattutto degli spettacoli cinematografici e teatrali, rivolgendosi in particolare al pubblico con disabilità sensoriali e, più in generale, con deficit uditivi e visivi.
Si tratta di Vivere l’arte con l’emisfero destro. Un percorso emozionale tra le opere della Collezione del Museo guidato da alcune persone afasiche, intervento che avverrà all’interno della Summer School 2014, ampio progetto culturale del Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea.

«L’incontro – spiegano i promotori – prevede una vera e propria esperienza emozionale nelle sale del Museo, con alcune persone afasiche che faranno da tutor a tutti coloro che vorranno seguire il percorso esperienziale. Alcune opere, infatti, scelte dai tutor, dovranno essere descritte dai partecipanti, utilizzando una comunicazione “altra”, che segua percorsi diversi dai pertinenti codici linguistici. In pratica l’intento è quello di fare entrare i partecipanti nel “mondo degli afasici”, constatando che un’altra comunicazione è possibile. Questo spostamento su altri codici comunicativi può essere del resto utilizzato per molte forme di disabilità al fine di rendere possibile la fruizione dell’arte da parte di coloro che soffrono di deficit sensoriali e promuovere fattivamente l’inclusione e la condivisione di esperienze culturali ed è proprio questa volontà che sta alla base del Progetto Torino + Cultura Accessibile». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti:
Daniela Trunfio (daniela.trunfio@fastwebnet.it).

L’afasia
Si tratta di una forma di disabilità che subentra in seguito a ictus, emorragia cerebrale o trauma cranico, colpendo la sfera del linguaggio parlato, compreso, letto e scritto, senza però che le lesioni subite alterino l’intelligenza e la sfera emotiva. Spesso le persone che ne sono affette letteralmente “scompaiono” a livello sociale e relazionale.

La Fondazione Carlo Molo ONLUS

Costituita da Maria Teresa Molo, ha sede a Torino e nasce come “associazione di ricerca”, con l’intento di applicare la ricerca scientifica al campo della psicologia cognitiva. Dal 2000 conduce tra l’altro il Progetto Afasia, attuando percorsi riabilitativi che si sviluppano secondo le più innovative ricerche internazionali nel settore.

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