Niente tagli per il Fondo Sanitario Nazionale, ma…

«Nessun nuovo taglio al Fondo Sanitario Nazionale», ha dichiarato in Parlamento il ministro della Salute Lorenzin, rispondendo così alle dure reazioni dei giorni scorsi, di fronte alle prospettive di un nuovo ridimensionamento economico per la sanità pubblica, anche se poco dopo, in televisione, lo stesso Ministro ha affermato che entro l’anno le Regioni dovranno risparmiare 900 milioni di euro, «altrimenti dovremo ridurre il Fondo Sanitario Nazionale»...
Beatrice Lorenzin
Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin

«Il Ministero della Salute ha presentato la settimana scorsa una serie di proposte di riduzione dello stanziamento del Ministero stesso, che ammontano a circa il 3 per cento di 1,2 miliardi di euro: riduzioni riferite ai capitoli di spesa del Ministero della Salute e non al Fondo Sanitario Nazionale»: ha risposto così, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, a un’Interrogazione Parlamentare riguardante le notizie diffuse in queste settimane di eventuali nuovi tagli al Fondo Sanitario Nazionale, a seguito della revisione di spesa pubblica (spending review), che tante dure reazioni avevano suscitato, riportate anche dal nostro giornale. Tagli, quindi, non riferiti al Fondo, ma al bilancio del Ministero.
Per l’occasione, Lorenzin ha anche informato che insieme alle Regioni il Ministero sta lavorando sui “costi standard” «per realizzare l’obiettivo definito dal Patto per la Salute* della creazione delle centrali uniche di acquisto regionali e di quella nazionale, e di un sistema di monitoraggio dei prezzi che definisca un prezzo standard».

Sembra dunque che le varie proteste dei giorni scorsi abbiano trovato una positiva risposta, anche se, nella serata dello stesso giorno, il Ministro, ospite della trasmissione televisiva RAI Porta a porta, ha sostanzialmente affermato che entro l’anno le Regioni dovranno risparmiare 900 milioni di euro, «altrimenti dovremo ridurre il Fondo Sanitario Nazionale». Parole, queste, non certo tranquillizzanti. (S.B.)

*Il Patto per la Salute – del quale in questi mesi è stato definito quello per il 2014-2016 – è un accordo finanziario e programmatico tra il Governo e le Regioni, di valenza triennale, in merito alla spesa e alla programmazione del Servizio Sanitario Nazionale, finalizzato a migliorare la qualità dei servizi, a promuovere l’appropriatezza delle prestazioni e a garantire l’unitarietà del sistema.

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