Marta e le (sue) fasi lunari

“Gioca” (e ride) sin dal titolo della sua antologia, che ne anagramma il nome, la giovane poetessa non vedente Marta Telatin e “gioca” anche con le fasi lunari, cui fa corrispondere le sue stesse fasi di crescita. “Una traMa di Talenti”, che ne raccoglie la ricca produzione in versi, insieme a numerosi inediti proiettati verso il futuro, verrà presentata per la prima volta il 22 novembre a Padova

Copertina di "Una traMa di Talenti" di Marta TelatinSedici anni di poesia, un bilancio del passato e lo slancio verso il futuro, sono quelli raccolti in Una traMa di Talenti, prima antologia della poetessa Marta Telatin, giovane donna non vedente [se ne legga già nel nostro giornale, N.d.R.], opera uscita in questi giorni per le Edizioni Rapsodia, che verrà presentata per la prima volta sabato 22 novembre a Padova (Angoli di Mondo, Galleria Tito Livio, ore 18), con la partecipazione di Luca Fellin, il quale interpreterà una selezione di poesie in una presentazione caratterizzata dalla polisensorialità. Il pubblico, infatti, verrà invitato a sperimentare e a giocare con i propri sensi durante la lettura delle poesie, per gustarle in modo diverso.

In questa sua antologia, Telatin ha selezionato e diviso la sua produzione poetica, scegliendo le fasi lunari come indicazione cronologica: le poesie sono quindi ripartite in Un quarto di luna (dai 16-21 anni), Mezza luna (24-27 anni), Tre quarti di luna (27-28 anni), e Luna piena (29-31 anni), segnando il percorso di crescita dell’Autrice come persona e come poetessa, l’evoluzione della diversa consapevolezza di sé, della propria forza, delle proprie debolezze, dell’amore e dei sentimenti.
Una traMa di Talenti (anagramma voluto del nome dell’Autrice), include anche numerosi inediti che fotografano il qui e ora, proiettati al domani. Scrive infatti il poeta Antonio Giampietro nella prefazione: «Il volume si conclude con versi indirizzati al futuro incerto a cui la poetessa si sta affacciando. Domina però, ancora una volta, una convinzione assoluta, che tutto si può determinare attraverso le proprie scelte».
L’opera è dedicata ad Anna Maria Rampazzo, insegnante di yoga, presidentessa dell’Associazione Chandra Itinerari Yoga di Padova, scomparsa recentemente dopo una lunga malattia ed è quindi dedicata, come scrive Marta, «a tutte le persone che hanno ancora il coraggio di vivere, a quelle che ancora vogliono emozionarsi, e a quelle che ancora, come me, ridono. Ridono dentro e ridono fuori. Ridono di sé e degli altri».

Trentunenne padovana, Marta Telatin è laureata in Scienze della Comunicazione e in Sociologia all’Università di Padova, con un master in Criminologia Critica, Sicurezza sociale, Devianza, Città e Politiche di Prevenzione. È consigliera dell’UICI di Padova (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti). Prima di Una traMa di Talenti, ha pubblicato Con-fini dell’anima (in versi) (2010), Il caleido-scoppio dei pensieri (2011), editi entrambi da Ibiskos, Il lupo e la luna (2014, Galassia Arte). Sue poesie compaiono nelle antologie Chorus (2012, Ibiskos) e Viaggi di Versi (2013, Pagine). Ha ideato e conduce corsi di scrittura “cre-attiva”, incentrati sul recupero e lo sviluppo delle percezioni sensoriali, sia per adulti che per bambini, che conduce in molte Associazioni e anche nel Carcere Due Palazzi di Padova.

Da ricordare infine che durante l’incontro del 22 novembre a Padova, verrà anche presentato Vestiamoci di-versi, un nuovo progetto che vede alcuni versi di Marta trasformati in t-shirt e shopper, veri e propri “frammenti di poesia” da indossare. (S.G.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: proposte@rapsodiaedizioni.com.

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