Giornata della Memoria e universalità dei diritti

Organizzato dall'Istituto Pedagogico della Resistenza e dall'Associazione Nazionale Partigiani Italiani, l'incontro di Milano del 31 gennaio, denominato "Giornata della Memoria 2009. verso l'universalità dei diritti", riserverà ampio spazio anche alle tematiche connesse alla disabilità, a partire da un documento fondamentale come la Convenzione ONU sui Diritti delle persone con Disabilità, che ruota interamente intorno al rispetto dei diritti umani

Anche Franco Bomprezzi, nostro direttore responsabile, parteciperà all'incontro di MilanoCi sarà molto spazio anche per la disabilità all’interno dell’iniziativa promossa a Milano per sabato 31 gennaio (Sala degli Affreschi di Palazzo Isimbardi, Via Vivaio, 1, ore 15) dall’IPR* (Istituto Pedagogico della Resistenza) e dall’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), con il patrocinio della Provincia di Milano, in occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio.
Infatti, tra i relatori dell’incontro – denominato Giornata della Memoria 2009. Verso l’universalità dei diritti – vi saranno anche il nostro direttore responsabile Franco Bomprezzi, che si soffermerà sul tema Dalla rivendicazione all’esigibilità dei diritti e Ombretta Fortunati, consigliera della Provincia di Milano delegata alla Partecipazione e alla Tutela dei Diritti delle Persone con Disabilità (Dalla Convenzione ONU un modello d’intervento partecipato con il territorio).
A completare il programma degli interventi – coordinato dall’esperto di politiche sociali Marco Maiello – vi saranno Angela Persici dell’IPR e Ivano Tajetti dell’ANPI (Dall’emarginazione allo sterminio), oltre all’insegnante Marinella Sanvito e al dirigente scolastico Ermanno Ripamonti (Dal dopoguerra agli albori delle innovazioni).

«Una giornata – spiegano gli organizzatori – voluta per comprendere le ragioni di un impegno e perché è fondamentale e necessario che una società che si vuol chiamare “civile” si adoperi per un’effettiva inclusione che non ghettizzi, ma restituisca una dignità alla persona. E anche un momento di dialogo e confronto sul futuro, per non commettere gli errori del passato, uno scambio di calore umano che generi impegno civile». (S.B.)

Sulle questioni trattate nel corso dell’incontro di Milano, suggeriamo senz’altro anche la lettura – sempre nel nostro sito – del testo intitolato Non dimentichiamo quello sterminio di «connazionali improduttivi», disponbile cliccando qui.

Per ulteriori informazioni:
Istituto Pedagogico della resistenza, tel. 02 410920, ipr@resistenza.org.

*L’Istituto Pedagogico della Resistenza non ha scopi di lucro. I suoi fini sono la documentazione e la diffusione dei valori espressi dalla Resistenza, con particolare riferimento all’esperienza didattica e pedagogica maturata nei Convitti Scuola della Rinascita.
L’Istituto intende contribuire allo sviluppo antifascista, democratico e pluralista della società civile, basandosi sulla Costituzione della Repubblica Italiana, capace di accogliere l’esigenza di partecipazione e progresso civile come condizione per una pedagogia e una didattica moderne.
Fini istituzionali dell’Istituto sono altresì: la formazione professionale degli insegnanti della scuola pubblica; la formazione di altri soggetti finalizzata all’inserimento professionale nei settori dell’educazione ai vari livelli; la pubblicazione di documenti, testi, testimonianze e altri materiali in formato cartaceo e digitale; l’organizzazione di convegnil corsi, mostre e seminari.
La biblioteca specializzata dell’istituto è a disposizione di ricercatori, studiosi e di chiunque voglia approfondire le tematiche connesse all’antifascismo, alla Resistenza e al movimento operaio e popolare.

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