Le nonne, i nonni e la disabilità

Tre generazioni di legami familiari a confronto, per un tema sul quale non sono certo frequenti le occasioni di incontro: il coinvolgimento affettivo e il sostegno concreto delle nonne e dei nonni, di fronte a una bimba o a un bimbo con disabilità in famiglia. È questa l'interessante proposta della Fondazione Ariel di Rozzano (Milano), per un seminario organizzato presso la propria sede il 14 febbraio prossimo

Nonno e nipote con i volti vicini. E si sorridonoÈ originale la proposta della Fondazione Ariel di Rozzano (Milano), che ha organizzato per sabato 14 febbraio, presso la propria sede (Auditorium Istituto Clinico Humanitas, Via Manzoni, 56, ore 9-13) il seminario intitolato Disabilità: le nonne i nonni.
«Questo incontro – spiegano i promotori dell’iniziativa – ci invita a parlare di un aspetto delle relazioni familiari che riguarda le nonne e i nonni, con tutte le possibili connessioni all’interno delle relazioni familiari. Come in ogni famiglia, infatti, queste figure affettive sono, con la loro presenza, un punto di riferimento di importanza cruciale e quando è possibile, il loro coinvolgimento sia affettivo che di sostegno concreto promuove e rinnova i molti legami in gioco. Con questo seminario vogliamo approfondire questi aspetti in relazione alla presenza, in una famiglia, di una bambina o un bambino con disabilità».

È ben noto, del resto, che la presenza di una bimba o di un bimbo con difficoltà impone che si rinnovino gli schemi di riferimento su tanti aspetti della vita quotidiana e delle relazioni tutte, comprese quelle tra i vari componenti di una famiglia, genitori, figli, sorelle, fratelli e appunto nonni e nonne.
Tre generazioni di legami familiari a confronto, dunque, per un tema sul quale non sono certo frequenti le occasioni di incontro, perché, dichiarano ancora i rappresentanti della Fondazione Ariel, «è importante scoprire quanti punti di vista siano in gioco nelle famiglie e quanti siano i fattori che possono influenzare, anche nascostamente, il benessere complessivo di una famiglia e l’atmosfera che vi si respira»; tanto più, aggiungiamo, in una situazione di disabilità.

A condurre l’incontro – destinato a genitori e nonni – saranno Maria Cristina Pesci, specialista in Psicologia Medica, Psicoterapia e Sessuologia a Bologna e Luisa Mondorio, responsabile operativo della Fondazione Ariel. (S.B.)

L’iscrizione è gratuita, ma a numero chiuso (massimo cento partecipanti).
Per ulteriori informazioni:
Fondazione Ariel, numero verde gratuito 800 133431, tel. 02 82242395, fondazione.ariel@humanitas.it.
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