La visione tattile che le persone non vedenti sviluppano apre nuove prospettive anche agli scultori vedenti: è da questa idea, e dall’incontro con Andrea Bianco, apprezzato scultore non vedente di Bolzano, che la Sacred Art School di Firenze – nata con l’obiettivo di promuovere la creatività nell’arte e nell’artigianato artistico, con un’apertura senza confini sul mondo del sacro- ha deciso di promuovere appunto il corso di scultura per non vedenti denominato Sacred Art 4 Senses, in programma dal 13 al 25 luglio, che non vuol dunque certo essere, come sottolineano dall’Ente toscano, «un’operazione di pietismo, ma si propone di garantire agli allievi una valida formazione artistica, in modo che ognuno possa esprimere con la scultura i propri sentimenti e le aspirazioni più profonde. Per noi stessi, del resto, impostare un corso di scultura per i non vedenti è un banco di prova di prima grandezza, che ci aiuterà a scoprire un modo nuovo di apprendere e di insegnare, di scolpire e di vedere».
«Il tatto – conferma Andrea Bianco – non è un’alternativa alla vista, ma è qualcosa di diverso, un canale percettivo in più, che tutti, anche i vedenti, dovrebbero imparare a usare e sfruttare al meglio».
Presentata nei giorni scorsi a Firenze, la meritoria iniziativa sarà diretta da Anthony Visco, già docente di scultura alla New York Academy of Art e all’Università della Pennsylvania, e da quest’anno docente alla Sacred Art School. Insieme a lui, alcuni suoi allievi che seguiranno i ragazzi in qualità di tutor.
Un testimonial d’eccezione sarà poi il celebre disegnatore Sergio Staino, che proprio sulle pagine del nostro giornale raccontò qualche anno fa la disabilità visiva con cui si è dovuto scontrare a un certo punto della sua carriera.
Da segnalare infine che le opere create durante tale esperienza verranno poi esposte in settembre a Milano, nell’àmbito dell’Expo.
Come spiegano gli organizzatori, «questa prima edizione del corso è rivolta a persone che abbiano già una base di conoscenza della scultura e una certa manualità. L’idea è quella di comporre una classe di dieci scultori non vedenti più omogenea possibile. L’iscrizione, inoltre, è possibile anche da parte di persone provenienti da altri Paesi europei ed extraeuropei».
Infine, particolare non certo trascurabile, grazie all’intervento di alcuni sponsor e al coinvolgimento di partner istituzionali come il Comune di Firenze, l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e quello dei Beni Ambientali e Culturali, i partecipanti saranno spesati per vitto, alloggio e visite ai musei, versando solamente una quota d’iscrizione di entità simbolica.
«L’arte è accessibile a tutti – ha dichiarato in un’intervista Andrea Bianco – perché è espressione dei propri sentimenti. A tutti, giovani e vecchi, tengo a dire che con entusiasmo e volontà si possono raggiungere grandi risultati. Senza piangersi addosso, senza farsi rubare i sogni». Il corso di Firenze ne sarà un’ulteriore dimostrazione. (S.B.)
Segnaliamo nel sito di Andrea Bianco un video in cui lo scultore non vedente di Bolzano spiega come è nata l’idea del corso Sacred Art 4 Senses e suggeriamo ai Lettori anche la lettura di una sua intervista alla testata «Franzmagazine».
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@sacredartschool.com.
Articoli Correlati
- Volontà ed entusiasmo, le carte vincenti di Andrea Bianco Dopo avere recentemente approfondito la conoscenza di Felice Tagliaferri e della sua “comunicazione cardiaca”, è ora la volta di un altro scultore non vedente, di cui abbiamo già avuto occasione…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…