Da qualche settimana – ovvero dal 22 febbraio, subito dopo la Giornata Internazionale del Braille – il Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama, in Piazza Castello a Torino, ha reso accessibili anche alle persone con disabilità sensoriale i suoi tanti capolavori della pittura, grazie a una vera e propria esperienza multisensoriale, fatta di immagini in rilievo, fruizione sonora e lingua visiva in LIS (Lingua Italiana dei Segni) con sottotitolazione.
«Per altro – spiegano dalla Fondazione Torino Musei – come per precedenti progetti promossi da Palazzo Madama (audioguide, percorsi guidati, Torre Panoramica e Giardino Medievale), anche questa iniziativa, che abbiamo chiamato Abili per l’arte, è stata sì ideata per facilitare l’accesso e la visita in autonomia a determinate categorie di persone, ma è in realtà aperta a tutti i visitatori interessati a poter godere di una visione ravvicinata con l’opera o una descrizione audio dei contenuti».
In sostanza, all’inizio della Sala Acaia di Palazzo Madama – che, lo ricordiamo, è una struttura dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, come parte del sito seriale “Residenze Sabaude” – il visitatore ha a propria disposizione un contenitore con un kit composto da cinque schede – leggère e di grande formato – che possono essere prese in prestito durante la visita al piano terra; la serie è completata da una mappa della sala, utile per orientarsi nello spazio e trovare la collocazione delle singole opere.
Ogni scheda riproduce il dipinto a colori e in rilievo trasparente, tecnica di stampa messa a punto dall’Associazione Tactile Vision (impegnata da tempo sul fronte della disabilità visiva e della ricerca tecnologica, fornendo materiali per i principali musei europei), che permette di delineare tramite uno speciale inchiostro trasparente alcuni elementi salienti dell’immagine, caratterizzati da diversi gradi di rilievo e da differenti motivi grafici. La trasparenza dei dettagli in resina non interferisce con la leggibilità del dipinto da parte di tutto il pubblico e favorisce anzi la fruizione congiunta.
Sul retro di ciascuna scheda è presente poi una descrizione dell’opera sia in carattere grafico ad alta leggibilità, sia a rilievo nel sistema Braille e quest’ultimo testo è realizzato sempre in resina trasparente, coesistendo, quindi, con la descrizione a inchiostro.
Nella parte inferiore della scheda, infine, sono presenti un Codice QR (Quick Response ovvero “Risposta rapida”) e un Codice NFC (Near Field Communication ovvero “Comunicazione in prossimità”), che permettono al visitatore in possesso di uno smartphone abilitato e con connessione internet di usufruire del testo descrittivo nella versione di lettura audio e traduzione in lingua visiva in LIS (quest’ultima attuazione a cura dell’Associazione Interpreti LIS di Torino).
Abili per tutti, va segnalato infine, è stato reso possibile grazie al sostegno del Rotary Club Torino Nord e si avvalso anche della consulenza culturale di Francesco Fratta dell’UICI di Torino (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).
Fondato nel 1860, il Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama è oggi ospitato in uno dei più antichi e affascinanti edifici del capoluogo piemontese, con testimonianze architettoniche e di storia dall’età romana al Barocco di Filippo Juvarra. Le raccolte contano oltre 60.000 opere di pittura, scultura e arti decorative dal periodo bizantino all’Ottocento. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficio.stampa@fondazionetorinomusei.it (Daniela Matteu; Tanja Gentilini); rrolli@gmail.com (Rocco Rolli, Tactile Vision ONLUS).
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