Il 28 marzo a Ragusa e a Modica

Come tante altre sedi dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), sparse su tutto il territorio nazionale, anche quella di Ragusa – in occasione dell’ottavo ANFFAS Open Day del 28 marzo (Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), evento da noi presentato nella scorsa settimana – ha aperto le porte del proprio Centro Diurno, tra performance, video, una presentazione murale, un recital ed esibizioni varie, che hanno visto la partecipazione attiva e il diretto coinvolgimento degli ospiti dell’Associazione. E non è mancato nemmeno un momento di formazione e riflessione sul tema della Vita Indipendente, curato da Luigi Croce, presidente del Comitato Scientifico dell’ANFFAS.
«La manifestazione di quest’anno – sottolinea Francesco Brugaletta, presidente dell’ANFFAS ragusana – è stata molto partecipata e vissuta, non solo da soci e famiglie, ma anche dall’intera comunità». E del resto, aggiunge, «cambiamento e inclusione rientrano in un panorama più ampio, che non riguarda solo il mondo della disabilità, ma tutta la società, le Istituzioni e l’intero Terzo Settore. Questa giornata, dunque, ci ha dimostrato come la Città di Ragusa sia pronta a un cambiamento radicale, per affermare l’ideale secondo cui tutti hanno il diritto di vivere nella società con la stessa libertà di scelta delle altre persone».

Anche in provincia di Ragusa, all’ANFFAS di Modica, il 28 marzo ha coinciso con una grande giornata di festa, tutta all’insegna dell’inclusione. E per l’occasione sono state anche premiate le classi vincitrici del Concorso Insieme a scuola, dall’integrazione all’inclusione, indetto a suo tempo dall’Associazione, per far meglio conoscere il delicato tema della disabilità anche ai più piccoli, coinvolgendo le scuole elementari e medie del proprio territorio.
La sede della Sezione modicana è stata pertanto addobbata con i vari disegni e le creazioni dei piccoli partecipanti, e ha riunito un gran numero di bimbi, ragazzi, famiglie e insegnanti, oltre a tutti i giovani e i volontari che frequentano quotidianamente l’Associazione. (S.B.)