«Per le persone con disabilità – sottolineano dall’ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori) – il lavoro è un diritto, ma anche uno dei più efficaci modi per contrastarne l’esclusione sociale, l’impoverimento e quindi per migliorarne la qualità della vita. In tal senso, un luogo privilegiato di integrazione attraverso il lavoro è la cooperazione sociale. Ad esempio, a seguito delle attività svolte nell’àmbito del Programma Pro.P (Inserimento Socio-Lavorativo delle Persone con Disabilità Psichica), cofinanziato dalla Direzione Generale Inclusione del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali e condotto in collaborazione con diverse Regioni italiane, per la definizione di linee guida e buone prassi, è emerso il ruolo fondamentale ricoperto dal mondo imprenditoriale e da quello della cooperazione, per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità. Per la disabilità psichica, poi, le difficoltà di inserimento sono soprattutto legate allo “stigma” ovvero a un pregiudizio spesso basato sulla mancata conoscenza del problema».
Partendo da questi presupposti, l’ISFOL ha promosso per giovedì 9 aprile a Roma (Sala Auditorium, Corso Italia, 33, ore 10-17.30), il convegno intitolato Welfare ed inclusione: impresa, cooperazione e solidarietà, incontro voluto anche per presentare e discutere gli esiti di una ricerca condotta a livello nazionale, su un campione di 1.200 aziende private italiane, riguardante i fattori di ordine strutturale, organizzativo e individuale che favoriscono o inibiscono i processi di inserimento e mantenimento al lavoro delle persone con disagio psichico.
Anche tale indagine è stata realizzata nel quadro del Programma Pro.P e nell’àmbito delle attività realizzate tramite i Fondi Sociali Europei.
«Durante la tavola rotonda prevista a conclusione del convegno – spiegano ancora dall’ISFOL – verranno affrontati e approfonditi i fattori che producono e generano una cultura di sostenibilità sociale in grado di valorizzare le risorse individuali per un pieno sviluppo locale».
Dopo i saluti istituzionali di Paola Nicastro, direttore generale dell’ISFOL, la prima parte del convegno sarà dedicata al tema Disagio psichico e inserimento lavorativo, con gli interventi di Daniela Pavoncello dell’ISFOL (Opportunità e barriere all’inserimento lavorativo), Patrizia Villotti dell’Università di Trento (Integrazione lavorativa delle persone con disabilità psichica), Angelo Righetti, psichiatra, esperto dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) (Il budget della salute) e Felice Scalvini, assessore alle Politiche per la Famiglia, la Persona, la Comunità e alle Politiche Giovanili del Comune di Brescia (L’inserimento lavorativo e sviluppo locale).
Successivamente si parlerà di Responsabilità sociale di impresa per la piena inclusione sociale: testimonianze dal mondo imprenditoriale, con Daniele Adamo della Società Lazio Ambiente e Ilaria Alfonso di Nuovo Trasporto Viaggiatori e quindi di Progettare la transizione e l’inclusione nelle Cooperative Sociali, con Sergio Zini della Cooperativa Sociale Nazareno, Salvatore Stingo di Agricoltura Sociale Capodarco, Patrizia Massa e M. Passeri dell’Istituto d’Istruzione Superiore Einstein-Nebbia – Cooperativa Sociale Lavoriamo Insieme di Loreto (Ancona), Fortunata Folino e Virginia Sirchia dell’Associazione Il Filo dalla Torre.
Concluderà i lavori, come detto, la tavola rotonda intitolata Convidere, partecipare e promuovere una cultura di sostenibilità sociale per una piena inclusione, moderata da Amedeo Spagnolo dell’ISFOL, responsabile del Programma Pro. P, e alla quale parteciperanno Rosario Altieri, presidente di Alleanza Cooperative, Nina Daita e Silvia Stefanovichj, responsabili nazionali per la Disabilità, rispettivamente nella CGIL e nella CISL, Sergio Ricci della UIL, Giampaolo Barbetta della Fondazione Cariplo, un rappresentante di Confindustria e Virginio Massimo dell’Associazione Tutti Nessuno Escluso. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Daniela Pavoncello (d.pavoncello@isfol.it).
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