Si incomincia così: «Era da parecchi anni che sognavo di andar in India per togliermi delle curiosità su cose lette e per imparare, apprendere, conoscere».
E questa è la conclusione: «”Com’è andata?” mi chiederanno in tanti “..e la gente?..e la miseria è come fanno vedere in TV?..i taxi?..la musica?..le ragazze?..negli incroci sono le vacche ad avere precedenza?” Credo che come per altre cose vale un detto che ho letto in parecchi insegnamenti e cioè “come si può spiegare il sapore del cioccolato?”. Vai, buttati, provaci, assaggia…».
Nel mezzo ben tre viaggi in India con la carrozzina, soggiornando ogni volta per un periodo non inferiore ai sei mesi, alloggiando in ostelli, case di accoglienza per pellegrini, alberghi economici o anche giacigli di fortuna.
Oggi Alex Caltagirone, ventinovenne con una malattia neuromuscolare, amico della UILDM di Bergamo (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), queste storie ha voluto raccontarle in Ombelico India. Diario di un viaggio su 4 ruote, volumetto nato per dire a molti cose come «non fatevi frenare da paure e difficoltà e non date troppo ascolto a chi scoraggia o mette limiti dove non ci sono».
Non sarà un “trattato di bello stile”, il libricino di Caltagirone, ma è certamente un diario sincero, di tono puramente naïf, traboccante di ironia, di vicende e di incontri vissuti in prima persona, che merita di essere letto, anche perché il ricavato delle sue vendite – fatto non secondario – va ad una serie di associazioni.
E anche perché brani come il seguente ci sembrano imperdibili: «Nei bus pubblici come questo la capienza dichiarata è di circa 100 persone sedute e una trentina in piedi; la capienza reale è circa 3 giliardi di persone-sardine anche sul tetto o appese ai lati e in più bagagli giganti legati con spago o fil-di-ferro..cibo, vestiti, mattoni, sacchetti pieni, balle di fieno e la mia carrozza».
Oggi infine annotiamo con piacere che una libera rilettura di Ombelico India è diventata anche un reading teatrale – scritto da Cecilia Gandolfi e Laura Liberale – che andrà in scena venerdì 20 marzo a Padova (Sala Fronte del Porto, Cinema Porto Astra, Via Santa Maria Assunta, ore 20.45), con Bruno Lovadina e Federica Santinello. La bella iniziativa è stata promossa dal Consiglio di Quartiere 4 Sud-Est del Comune di Padova e dalla locale associazione culturale MappaMundi. (S.B.)
*Testo già apparso in gran parte nel n. 166 di «DM», periodico nazionale della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), con il titolo Il sapore del cioccolato e qui ripreso per gentile concessione.
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