«Vogliamo ricordare agli Organi di Governo della Città di Palermo che per le persone con disabilità e per i loro familiari viene costantemente ignorata la Convenzione ONU che ne sancisce i diritti, soprattutto quando l’assenza o l’inadeguatezza di servizi dedicati nega il loro legittimo diritto alla vita»: scenderanno in piazza per ricordare proprio questo tante persone del capoluogo siciliano e lo faranno nella mattinata del 14 maggio, con un sit-in denominato Gli Invisibili diventino Visibili!, davanti a Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo.
L’iniziativa è promossa dal Coordinamento H per i Diritti delle Persone con Disabilità nella Regione Siciliana, dalla Rete dei CSE* (Centri Socio Educativi) per Disabili di Palermo e dall’Associazione Libera contro le mafie.
«A Palermo – si legge in una nota diffusa per l’occasione – l’assenza di una programmazione globale e dedicata sulle politiche e i servizi essenziali per le persone con disabilità e i loro familiari ha generato, in questi ultimi anni, una grave e incresciosa situazione, della quale è un esempio lampante la vicenda degli otto Centri Socio Educativi gestiti dalle organizzazioni di familiari e che compongono la ReteONLUS [se ne legga ampiamente anche nel nostro giornale, N.d.R.]. Nonostante infatti siano state più volte sollecitate sia l’Amministrazione Comunale sia quella Regionale, a oggi non sono state date risposte concrete alle famiglie che si trovano a gestire gravi situazioni quotidiane in totale abbandono».
«Nella nostra città – prosegue la nota – vi è unicamente l’assistenza domiciliare per due ore al giorno, la cui erogazione, per altro, è sempre più a rischio, e solamente per cento casi gravi. Questa situazione, dunque, continua a generare notevoli danni alle persone con disabilità e ai familiari non essendo garantiti, dal Comune di Palermo, i minimi livelli di assistenza socio sanitaria. Da qui la decisione di chiedere il supporto della Cittadinanza, facendo anche conoscere una realtà spesso dimenticata volutamente. Per questo e per mille altri motivi, ci auguriamo che Palermo e la Sicilia tutta possano prendere coscienza che i cittadini con disabilità e le loro famiglie non sono invisibili, ma sono in grado di formulare proposte alle Amministrazioni e soprattutto pretendono di essere visibili, all’insegna di una semplice formula: ascolto + servizi = diritti».
In conclusione, le organizzazioni promotrici della manifestazione del 14 maggio fanno appello «a Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, che è il Responsabile della Salute dei Cittadini, affinché intervenga immediatamente, per far sì che le persone con gravi bisogni possano avere una buona qualità di vita e garantiti i loro diritti, che egli stesso ha difeso, anche firmando pubblicamente, prima delle ultime elezioni, un Manifesto per i Diritti delle Persone con Disabilità». (S.B.)
*La Rete dei CSE (Centri Socio Educativi) per Disabili di Palermo è composta da cinque associazioni (AFADI-Associazione Famiglie di Disabili, Apriti Cuore, ARC-Associazione Recupero Cerebrolesi, Club Garden e Futuro Semplice) e da tre cooperative (Edificando, La Fraternità e La Provvidenza).
Nel corso del sit-in del 14 maggio a Palermo, verrà anche distribuito un volantino, di cui è disponibile il testo integrale. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: retecsepad@libero.it (Fiorella Acanfora).
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