Autismo: il mistero dell’espressività

Intitolato come la mostra fotografica già visitabile da alcune settimane e inserito nel programma di “Euritmie: talenti speciali accedono alle arti”, ciclo di iniziative dedicate ai disturbi dello spettro autistico e alle espressioni artistiche di persone affette da tali patologie, l’incontro “Autism, Regards”, in programma per il 16 maggio a Venezia, cercherà appunto di spiegare un “mistero”, quello legato cioè all’espressività delle persone con autismo
Immagine del manifesto della mostra fotografica "Autismes, Regards", Venezia, aprile-maggio 2015
L’immagine scelta per il manifesto della mostra fotografica di Venezia “Autismes, Regards”

Un convegno per cercare di spiegare un “mistero”, quello legato all’espressività delle persone che soffrono di autismo: parlerà di questo l’incontro di sabato 16 maggio all’Isola di San Servolo di Venezia, intitolato Autisme, Regards, ultimo evento in programma prima della chiusura di Euritmie: talenti speciali accedono alle arti, prevista per domenica 17.
Euritmie, lo ricordiamo, si è composta di una serie di iniziative, avviate il 2 aprile scorso, in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, vale a dire esposizioni, incontri, convegni di respiro nazionale e internazionale, tutti dedicati al tema dei disturbi dello spettro autistico e alle espressioni artistiche di persone affette da tali patologie. A organizzarle sono state alcune associazioni culturali, insieme ad organizzazioni impegnate sul fronte dei disturbi dello spettro autistico, grazie anche al sostegno della Fondazione Cattolica Assicurazioni e del Banco di San Marco.

Il pomeriggio di studi del 16 maggio, dunque (ore 14.30-17.30), coinvolgerà l’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria dell’Azienda Ospedaliera Integrata di Verona (Bernardo Dalla Bernardina e Leonardo Zoccante), il Servizio di Psichiatria del Bambino e dell’Adolescente dell’Ospedale Universitario Robert Debré di Parigi (Frédérique Amsellem, Richard Delorme e Anita Beggiato) e la Scuola dell’Immagine Gobelins di Parigi (Denis Rebord), con la partecipazione anche di Riccardo Panattoni dell’Università di Verona.
Ad esso, poi, sarà collegata la mostra fotografica intitolata anch’essa Autismes, Regards, e visitabile già dal 25 aprile (fino a domenica 17 maggio), sempre all’Isola di San Servolo.

«Questa mostra – spiega Sonia Zen , presidente dell’ANGSA Veneto (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) – nasce da una collaborazione decisamente inedita tra la Scuola dell’Immagine Gobelins e il Servizio di Psichiatria del Bambino e dell’Adolescente dell’Ospedale Universitario Robert Debrè. Da qui è nato infatti un progetto artistico che associa differenti approcci e tecniche (fotografia, video, atelier partecipativo), allo scopo di parlare di autismo non dal punto di vista dell’esclusione, ma mostrando piuttosto la vitalità e la sinergia attraverso le quali famiglie, medici e ricercatori lottano contro questa condizione. Il lavoro di ricerca medica e scientifica si è dunque messo in parallelo al lavoro di ricerca artistica e si è fatto raccontare. Allo stesso modo, le famiglie hanno parlato di sé e alcuni adolescenti con autismo, attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, hanno offerto a propria volta il loro punto di vista». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: angsaveneto@gmail.com (Sonia Zen).

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