«La forza è dei suoni: c’è bisogno di parole?»: con queste parole di Carlo Sini, uno dei principali filosofi italiani, avevamo presentato, nel maggio scorso, l’incontro al Salone Internazionale del Libro di Torino, centrato sul libro fotografico dedicato all’Orchestra Invisibile e curato da Ellade Bandini, Pierluigi Politi ed Enrico Pozzato, per i tipi di Jaca Book, su iniziativa di Vera Minazzi e Sante Bagnoli.
Ora sarà proprio Carlo Sini, insieme allo psichiatra dell’Università di Pavia Pierluigi Politi, al musicologo e psicologo Michel Imberty, al fotografo Enrico Pozzato e all’editore Vera Minazzi, a confrontarsi nel tardo pomeriggio di oggi, 9 giugno, a Milano (Libreria Jaca Book – Città Possibile, Via Frua, 11, Ingresso Via delle Stelline, ore 18.30), in un dialogo tra saperi diversi, anch’esso basato sull’Orchestra Invisibile.
Per chi scrive è sempre un piacere dedicarsi all’Orchestra Invisibile – inizialmente chiamata così perché non si pensava potesse esibirsi in pubblico – nata non lontano da Pavia, nell’àmbito di un’esperienza importante come la “fattoria sociale” di Cascina Rossago, specificamente studiata per ospitare adulti con autismo, che costituisce un prezioso e imprescindibile punto di riferimento per chiunque intenda affrontare nel nostro Paese questo tipo di problemi.
Avviato nel 2005, il gruppo è composto da quattordici percussionisti affetti da autismo e da almeno altrettanti studenti, specializzandi e docenti dell’Università di Pavia, legati dalla passione per la musica e dall’interesse per la ricerca scientifica. Si esibisce regolarmente tutti i venerdì proprio a Cascina Rossago, «con l’unico scopo – come viene spiegato – di suonare assieme con piacere in uno spazio musicale condiviso, nel quale il repertorio jazz si è rivelato nel tempo come uno strumento ideale per la stabilità delle sue strutture armoniche (le persone con autismo hanno bisogno infatti di sentire costanza, coerenza, immutabilità, in inglese sameness), associata alla libertà dell’improvvisazione melodica e ritmica».
All’incontro di Milano, dopo un’introduzione di Vera Minazzi, il direttore del Laboratorio Autismo dell’Università di Pavia Pierluigi Politi, “anima” dell’Orchestra Invisibile, racconterà la storia ormai decennale di questa esperienza unica, seguito da Michel Imberty e da Carlo Sini, che si confronteranno in particolare sul linguaggio musicale e i suoi significati.
«Una conversazione – si legge nella presentazione – che a partire dall’esperienza dell’Orchestra Invisibile, offrirà un’interazione importante tra Imberty e Sini, sui fondamenti dell’intersoggettività. I due discuteranno infatti di quegli aspetti profondi dell’umano che la musica raggiunge, prima e al di là della comunicazione attraverso la parola, e la possibilità di socializzazione che si apre sorprendentemente… o forse non così sorprendentemente, come direbbe lo stesso Sini, che parlerà anche del tema a lui caro del “sapere dei segni”».
La serata si chiuderà con un aperitivo accompagnato dalla proiezione di una parte dell’“album fotografico” dell’Orchestra Invisibile. (Stefano Borgato)
L’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: simona.oliva@jacabook.it; laura.molinari@jacabook.it.
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