Tra i principali obiettivi che si pone la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), vi è la necessità di sviluppare un percorso di riflessione sulla relazione tra ambiente antropico e persona, per comprendere come costruire una concreta integrazione delle persone con disabilità, attraverso i processi di ideazione, progettazione, realizzazione e gestione di spazi e servizi.
Appare infatti sempre più evidente come la conformazione e la qualità dell’ambiente che ci circonda agiscano spesso come ostacoli all’esecuzione di azioni e alla partecipazione alla vita sociale di un numero sempre maggiore di persone.
Negli ultimi anni, inoltre, si è andato sviluppando un nuovo approccio internazionale a questi temi, basato sull’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute), sulla tutela dei diritti umani e la costruzione di società inclusive, che parte dalla consapevolezza che la disabilità è un elemento costitutivo del genere umano e che intervenire con una progettazione inclusiva, con politiche di non discriminazione e di egualizzazione di opportunità, significa allargare il campo della partecipazione sociale, della cittadinanza piena e quindi dell’uso oculato e appropriato delle risorse.
Da tutto ciò nasce l’idea del seminario a inviti di Ferrara, del 22 e 23 ottobre, tramite il quale la FISH – insieme al Consiglio nazionale sulla disabilità (CND), organismo che rappresenta in Europa e nel mondo gli interessi delle persone con disabilità italiane – vuole aprire un dibattito sul tema delle società inclusive, centrando l’attenzione sui concetti dell’universal design e nel quadro di riferimento culturale dell’ICF.
Con l’incontro di fine ottobre, si intende sviluppare un percorso di riflessione culturale e di ricerca, oltre a raccogliere le esperienze italiane che sono in sintonia con questa nuova visione, allo stesso tempo promuovendo forme paritarie di collaborazione e di iniziativa comune tra tutti gli attori responsabili e interessati.
Per discutere sulla possibilità e sulla modalità della creazione di un ambiente ordinariamente inclusivo e plurale, sono stati invitati a partecipare all’incontro tecnici, formatori, responsabili del processo edilizio e ricercatori.
All’evento sono stati invitati tra gli altri:
– Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) – Istituto per le Tecnologie della Costruzione.
– Università di Firenze – Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e del Design “Pierluigi Spadolini”.
– Universita di Roma Tor Vergata – Facolta di Ingegneria, Dipartimento di Ingegneria Civile.
– Università di Roma “La Sapienza“ – Facoltà di Architettura Valle Giulia, Presidenza, Dipartimento Innovazione Tecnologica nell’Architettura e Cultura dell’Ambiente – ITACA e Dipartimento di architettura e costruzione Ar_Cos.
– Università di Ferrara – Dipartimento di Architettura.
– Università di Roma “La Sapienza“ – Dipartimento CIRPS (Cento Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile), Sezione Tecnologie per l’Autonomia e l’Ambiente – La Sapienza.
– Università di Roma “La Sapienza“ – Facoltà di Psicologia 1.
– Università di Roma Tre – Facoltà di Architettura, Dipartimento Progettazione e Studio dell’Architettura.
– Università di Padova, Centro Interdipartimentale di Ricerca e Servizi sui Diritti della Persona e dei Popoli.
– Politecnico di Milano – Dipartimento BEST (Scienza e Tecnologia dell’Ambiente Costruito).
– Università “Mediterranea” di Reggio Calabria – Dipartimento di Architettura.
– Istituto per l’Innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale (ITACA), Associazione Federale delle Regioni e delle Province Autonome.
Sono inoltre stati invitati tutti i Consigli Nazionali degli Ordini Professionali (Ingegneri, Architetti, Periti Industriali, Geometri) e l’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili).
E ancora, per dare conto di esperienze e applicazioni sulla progettazione inclusiva e universale, parteciperanno varie organizzazioni ed Enti che hanno già svolto esperienze significative a riguardo. Tra questi:
– Ministero dell’Interno, Dipartimento dei Vigili del Fuoco.
– CII PISTOIA (Centro Impresa e Innovazione).
– Unicoop Tirreno.
Si prevede – per concludere – che l’incontro sarà organizzato in due fasi: una prima dedicata ai diritti umani e ai principi ispiratori della progettazione inclusiva e universale, una seconda articolata in un seminario tecnico nel quale raccogliere esperienze, criticità, buone prassi.
Sulla base degli inviti di cui si è detto, delle risposte di interessamento ricevute e dei primi contatti informali, si va delineando una bozza di programma composta da quattro sezioni:
1. Linguaggio e principi
2. Formazioni e didattica
3. Ricerca, applicazioni e buone prassi
4. Conclusioni e prospettive
Rispetto a queste ultime, come già detto, gli obiettivi del seminario non sono tanto quelli di realizzare un consuntivo delle attività svolte in questo campo, quanto piuttosto quelli di avviare un percorso di riflessione culturale, di ricerca e, nello stesso tempo, di promuovere forme di collaborazione e di iniziativa comune tra tutti gli attori responsabili.
Per quanto poi riguarda i contenuti di iniziative e sviluppi futuri, si ipotizza di concludere il seminario con la sottoscrizione di un manifesto programmatico composto di pochi punti essenziali per la condivisione di un linguaggio comune e di princìpi di base della progettazione inclusiva e universale, da applicare e diffondere ciascuno nei propri ambiti.
Poiché il seminario dovrà quindi lanciare l’attività futura sui temi trattati, è già informalmente aperta la discussione sulla costituzione di un Comitato Promotore che come primo obiettivo dovrebbe essere un catalizzatore di scambio di esperienze e conoscenze, per la corretta declinazione e applicazione dei princìpi della progettazione inclusiva e universale.
(C.G.)
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