L’arte tra i vari sensi e in vari sensi

di Stefania Leone*
Un’esperienza complessa che coinvolge i sensi, escludendo la vista, avvalendosi del tatto e dell’udito e mettendo in gioco la sensibilità e la riflessione: è quella che attende le persone con disabilità visiva che accederanno ai musei italiani coinvolti nella “Biennale Arteinsieme 2015 - Cultura e culture senza barriere”, manifestazione promossa da TACTUS, il Centro per le Arti Contemporanee, la Multisensorialità e l’Interculturalità del Museo Tattile Statale Omero di Ancona
"Orfeo solitario" di Giorgio De Chirico
“Orfeo solitario” di Giorgio De Chirico sarà una delle opere disponibili in versione tattile al Museo Carlo Bilotti di Roma, nell’àmbito della “Biennale Arteinsieme 2015 – Cultura e culture senza barriere”

La Biennale Arteinsieme 2015 – Cultura e culture senza barriere è una manifestazione promossa da TACTUS (Centro per le Arti Contemporanee, la Multisensorialità e l’Interculturalità del Museo Tattile Statale Omero di Ancona), in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, lo Sferisterio di Macerata Opera Festival e l’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, coinvolgendo numerosi musei italiani, che anche nell’edizione attualmente in corso hanno promosso una serie di iniziative in favore dell’accessibilità alle persone cieche e ipovedenti.
Queste ultime, infatti, potranno cogliere e sperimentare al tatto alcune opere riprodotte su tavole in rilievo in termoform, che rappresentano l’opera sezionata in più strati, esplorabili con l’aiuto di guide specializzate, ascoltando letture e musiche che introducono il contesto delle opere stesse.

Ad esempio, al Museo Carlo Bilotti di Roma (Aranciera di Villa Borghese), grazie all’Associazione Museum, saranno disponibili in versione tattile quattro grandi opere di Giorgio De Chirico (Orfeo solitario, Mistero e malinconia di una strada, L’archeologo e Oreste e Pilade), consentendo di ripercorrere così – come descritto dallo stesso indimenticato Maestro – il processo di estraniamento che parte dalla suggestione della parola e, attraverso una serie di analogie, arriva alla percezione metafisica della realtà.
Sarà inoltre presente al Museo Bilotti l’artista Chiara Dynys, che incontrerà i visitatori in occasione della sua mostra Pane al Mondo, invitando a toccare alcune delle sue sculture. A conclusione del percorso, i partecipanti commenteranno l’esperienza appena vissuta.

Questo tipo di visita costituisce un’esperienza complessa che coinvolge i sensi, escludendo la vista. Si avvale del tatto e dell’udito, mettendo in gioco la sensibilità e la riflessione. Non ci si aspetta naturalmente che il cieco “veda” in altro modo l’opera – non si ha certamente questa presunzione – ma è un’occasione per comprenderne un aspetto, tra i vari sensi e in vari sensi.

Consigliera dell’ADV (Associazione Disabili Visivi), con delega per le Problematiche ITC (Information and Communication Technology) per la stessa ADV e per la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), presso i tavoli del Consiglio Nazionale Utenti, AgCom, Sede Permanente del Segretariato Sociale RAI e Commissione Parlamentare di Vigilanza RAI. Il presente testo è già apparso in «West – Welfare Società Territorio», con il titolo “La Biennale Arteinsieme si ‘guarda’ con le mani” e viene qui ripreso – con alcune modifiche alla luce del diverso contenitore – per gentile concessione.

Nel sito della Biennale Arteinsieme 2015 – Cultura e culture senza barriere sono disponibili tutte le informazioni e gli approfondimenti.

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